Sabato 20 aprile 2024, ore 16:52

Riforme 

Delega fiscale, accordo alla prova Commissione 

Schiarita sulla riforma del catasto. Nessun riferimento al valore di mercato; le quotazioni immobiliari Omi, vale a dire le stime relative al valore commerciale e alla rendita degli immobili, avranno una funzione di consultazione ma l’aggiornamento delle rendite sarà consentito secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale. Ad annunciare l’accordo tra maggioranza e Governo è stato il leader della Lega Salvini dopo essere stato ricevuto dal premier Draghi. Ma il Pd ribatte: gli aumenti di cui parla il centrodestra non erano previsti. I Dem hanno ottenuto che nel testo sia evidenziato che la riduzione delle aliquote Irpef parta dai redditi bassi mentre il M5S ha avuto rassicurazioni su richieste legate ad altre detrazioni sulla casa. L’intesa raggiunta prevede dunque la riformulazione degli articoli 2 e 6 della legge delega. Eliminato ogni riferimento al sistema duale e ai valori patrimoniali degli immobili. Inoltre il centrodestra ha chiesto ed ottenuto che le aliquote Imu possano essere ridotte per effetto dell’emersione degli immobili fantasma.
Sta di fatto che ora occorrerà vedere se l’accordo reggerà alla prova dei numeri in Commissione, considerato che sulla legge delega fiscale la maggioranza si è già spaccata. Solo a quel punto il presidente Marattin (Iv) convocherà la commissione per concludere l'esame e portare il provvedimento in Aula, non più il 9 maggio ma più avanti.
Dopo settimane di fibrillazioni sul tema del fisco la maggioranza fa quindi un passo avanti. Restano però altri nodi da sciogliere. A partire dal ddl concorrenza, riforma su cui si lavora a piccoli passi per andare in Aula in Senato la prossima settimana e rispettare la road map del Pnrr. Ci sono in materia gli scogli delle concessioni balneari e di quelle idroelettriche. Lunedì dovrebbe riunione conclusiva di maggioranza, nel pomeriggio i pareri dalla commissione Bilancio, per poter iniziare a votare in commissione Industria da martedì. In Aula si arriverà tra mercoledì e giovedì.
Gli asset strategici, anche se in concessione, rientreranno nell’ambito di applicazione del golden power. La norma, inoltre, fa uno specifico riferimento alla possibilità di applicazione agli impianti idroelettrici, così da sbloccare lo stallo sulle disposizioni del ddl Concorrenza sulle gare. Nello specifico - in base all'ultima formulazione dell’emendamento - saranno coperti da golden power ”i beni e i rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, anche se oggetto di concessioni, comunque affidate, incluse le concessioni di grande derivazione idroelettrica. Sarà poi un decreto del presidente del Consiglio a individuare ”misure di semplificazione delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relative all’istruttoria dei procedimenti rientranti nell’ambito di applicazione nel caso di affidamento di concessioni”.
E nella maggioranza sale la tensione sulla linea del governo riguardo il conflitto in Ucraina. Il dibattito politico è ancorato sulla posizione dell’Italia: il premier la prossima settimana sarà negli Stati Uniti e potrebbe riferire in Parlamento il 18 maggio. Ma il quadro normativo nel quale si muove l’Esecutivo è già definito con il varo dei due decreti sull’Ucraina. Nel Governo c’è chi sottolinea che il clima è sempre più da campagna elettorale e che Lega e M5s vogliano andare alle urne anticipate. Draghi, dopo il via libera del Cdm al nuovo testo sul dl Aiuti, potrebbe concentrarsi già sulla legge di bilancio, con l’obiettivo di anticipare i tempi.
Intanto il Consiglio dei ministri di giovedì sera ha apportato ritocchi significativi al decreto Aiuti varato lunedì scorso. Non cambia la distribuzione dei 14 miliardi stanziati per sostenere famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi della guerra in Ucraina, ma cambiano alcune misure chiave come il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che ora si allarga anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura. Arriva poi il buono per i trasporti pubblici, da 60 euro, e vengono in parte riattivate le cessioni multiple di crediti, in modo che le banche possano smaltirli, anche se sempre con dei forti limiti per evitare le frodi.
Tra aiuti per il caro materiali e interventi sul settore trasporti il ministero delle Infrastrutture calcola un intervento che sfiora i 10 miliardi. Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra che salgono a 150 milioni complessivi, perché ai 130 del ministero dello Sviluppo economico si aggiunge un fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole.
La ”indennità una tantum” da 200 euro, misura pensata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. La riceveranno lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35 mila euro, ma su spinta dei ministri 5 Stelle e del ministro del Lavoro Orlando del Pd arriverà anche ai percettori del reddito di cittadinanza e agli stagionali. E con le pressioni delle ministre di Italia Viva Bonetti e di Forza Italia Gelmini, anche i lavoratori autonomi avranno il bonus, ma sono ancora da definire forma e sostanza. Sul fronte lavoro resta in sospeso il tema dei salari, che secondo il ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giorgetti, va affrontato trovando un ”punto di approccio comune” tra forze politiche e forze sociali, datori di lavoro e sindacati, soprattutto in vista di un nuovo ciclo elettorale. ”È chiaro che dobbiamo inventarci una nuova politica dei redditi”, ha detto Giorgetti.
Altra grande modifica inserita nel dl aiuti riguarda la cessione dei crediti da bonus edilizi: le banche potranno superare il limite numerico di cessioni fissato dalle varie strette, purché il credito venga venduto a clienti professionali che hanno un conto presso la banca stessa, oppure venga passato all'istituto capogruppo. Un allentamento dei vincoli che il mondo dell'edilizia chiedeva da tempo per rimettere in moto il meccanismo degli incentivi che negli ultimi mesi è andato a singhiozzo, visto che molte banche hanno raggiunto la capienza massima di crediti che sono in grado di assorbire. Per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie, il decreto istituisce poi un buono per studenti e lavoratori - con reddito sotto i 35 mila euro - che viaggiano sui mezzi pubblici locali, regionali, interregionali e sui treni. Il buono, che può essere utilizzato per un solo acquisto, copre fino al 100% della spesa per gli abbonamenti e comunque non può superare i 60 euro. L'erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre. Il decreto prevede anche ulteriori risorse a favore delle Regioni per assicurare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale legati alle esigenze delle scuole, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno previsto orari scaglionati per l’inizio delle lezioni fino alla fine dell'anno scolastico in corso. Infine, nel nuovo testo si aggiunge il sostegno alle aziende agricole che devono far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia. Viene istituito un fondo da 20 milioni di euro presso il ministero delle Politiche agricole, che erogherà contributi a fondo perduto alle imprese piccole e medie che hanno subito un calo del fatturato a causa della contrazione della domanda, dell'interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento.
Giampiero Guadagni

( 6 maggio 2022 )

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