Giovedì 25 aprile 2024, ore 4:29

Tecnologia

Eco-transizione e innovazione tech: la guerra “calda” per il controllo del litio

La transizione ecologica e il passaggio alla società dell’innovazione hanno un costo molto alto sullo sfondo dello scenario internazionale, della guerra in Ucraina e dei nuovi equilibri tra occidente e oriente del Pianeta. Il motore della società intelligente e il rinnovamento del parco veicoli del continente europeo devono fare i conti con scenari che la pandemia, la guerra e il conflitto di potere per il controllo dei nuovi mercati tra Stati Uniti, Cina, Russia, India ed Europa stanno ridisegnando. Il controllo delle materie prime determinerà l’accelerazione del passaggio alla società elettrica, digitale e sostenibile. Sarà dunque strategico poter disporre di materie prime come uranio, zirconio, titanio, ferro, manganese e litio soprattutto, ”il cosiddetto oro bianco: fondamentale per lo sviluppo dell’industria delle batterie che è al centro degli obiettivi del Green Deal europeo”, come scrive Giuseppe Sabella nel volume ”La guerra delle materie prime e lo scudo ucraino” (Rubbettino editore, 2022). Un pericoloso Risiko tutto da giocare che vede come attuali leader Giappone, Corea del Sud, Cina e Australia, senza dimenticare che importanti giacimenti proprio di litio sono stati scoperti anche in Serbia e Ucraina. Proprio l’Ucraina è stata invitata dalla Ue a partecipare all’Alleanza europea sulle batterie e le materie prime ”con lo scopo di sviluppare l’intera catena del valore dell’estrazione alla raffinazione e al riciclo dei minerali del Paese”. La strategia dell’Unione europea per la transizione ecologica ed energetica si estende soprattutto alle cosiddette ”Terre rare” ovvero a quel gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica (tra cui neodimio, lantanio, praseodimio) che sono ”il motore delle nuove tecnologie digitali”. Gruppo di elementi chimici di cui dispongono, oltre all’Ucraina, anche Usa, Vietnam, Brasile, Russia, India, Australia e Groenlandia. E qualcuno stima che ne disponga anche il Canale di Sicilia. ”Sono elementi importantissimi per la produzione di nuovi motori dell’auto elettrica, per smartphone e televisori, per la filiera eolica, la fibra ottica e quella diagnostica e medica. - spiega ancora Sabella - Sono il cuore dell’innovazione tecnologica e digitale e, insieme alle fonti energetiche rinnovabili, dello sviluppo sostenibile”. Nel nome della difesa del pianeta e nella costruzione di un sistema eco-compatibile, è partita in realtà una folle corsa per il controllo dei giacimenti delle materie prime che sono fondamentali per avviare la transizione a una società più green e ambientalista. In verità, nella contrapposizione tra occidente e oriente e nella definizione di nuovi scenari internazionali, la preoccupazione è che stiamo per entrare in una epoca di conflitti regionali e internazionali difficili da gestire. La costruzione delle società della sostenibilità e le ambizioni di disegnare un nuovo ordine internazionale rappresentano fattori di instabilità e incertezza.
An. Ben. 

( 22 giugno 2022 )

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