Sabato 20 aprile 2024, ore 6:46

Crollo del ponte Morandi

Genova, una città spezzata in due

Ferragosto di lutto a Genova dopo il tragico crollo del ponte Morandi che ha causato più di 30 vittime. Nella notte è continuata l’opera dei soccorritori, alla ricerca di eventuali superstiti. Nella 'zona rossa' sono ancora impegnate centinaia di persone tra vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine.

Il crollo del ponte Morandi a Genova ha trasformato la vigilia di ferragosto nella tragedia dell’esodo estivo, che per decine di vittime si è concluso con uno spaventoso boato e un groviglio di cemento e lamiere. In quei metri di ponte che non esistono più, erano tante le persone che pochi istanti prima delle 11.37 di ieri erano in viaggio: al momento del crollo transitavano 30-35 auto e tre mezzi pesanti. Dopo la prima telefonata al 112, gli operatori hanno subito dato l’allerta, ma speravano in uno scherzo. Poi un pandemonio di telefonate. E l’inferno piombato sull’esodo ferragostano. ”Qui c’è una massa di cemento caduta giù da 80 metri: un groviglio di massi e blocchi di cemento delle colonne crollate”, ripetevano i soccorritori, mentre in alcuni punti spuntavano pezzi di lamiera di macchine accartocciate che in quelle drammatiche immagini lasciavano comunque sperare la possibilità di recuperare superstiti. Non è stato così per diverse famiglie, come quella recuperata assieme al corpo del figlioletto di dieci anni. ”All’interno dell’auto - spiegano i soccorritori - abbiamo anche visto ombrelloni e valigie. Probabilmente stavano andando in vacanza”. Il loro viaggio non è mai cominciato. Per molti liguri quel ponte, che presto sarà interamente demolito, aveva sempre rappresentato l’inizio delle vacanze, non a caso porta all’aeroporto ed è qui che passa il traffico diretto verso Riviera ligure di Ponente e Francia e proveniente da buona parte d’Italia. Il viadotto segnava l’inizio dell’autostrada A10, che dalla zona di Genova Sampierdarena va verso ovest lambendo la periferia occidentale della città, il porto di Voltri e l’aeroporto per poi andare verso il Savonese e la Francia, seguendo la costa ed era utilizzato per raggiungere proprio quella zona del porto da dove partono soprattutto traghetti e navi da crociera.

Annamaria Furlan, genovese, conosce bene quei luoghi. Ed è stata tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio e quello della Cisl ai superstiti ed ai familiari delle vittime. “E’ una tragedia nazionale sulla quale deve essere fatta piena luce sulle cause”, ha scritto su Twitter.

Di certo da anni si discute della stabilità del 'Morandi', alcuni esperti hanno sostenuto la necessità di ricostruzione: i numerosi interventi di manutenzione avrebbero fatto perdere il reale controllo sullo stato di salute della struttura.

In un comunicato congiunto, la stessa segretaria generale della Cisl ed il numero uno degli edili della Filca Cisl, Franco Turri, ribadiscono quanto il sindacato sostiene da tempo. E cioè che "la manutenzione delle infrastrutture è una delle priorità per il nostro Paese. Il ciclo di vita del cemento è di 40/50 anni, molte delle opere realizzate negli anni '60 sono fortemente a rischio e necessitano di interventi strutturali importanti”, aggiungono, ricordando che l’inagurazione del Morandi risale al ’67. "La maggior parte delle opere - precisano Furlan e Turri - è stata progettata per un traffico inferiore alla metà di quello attuale, probabilmente molte delle strutture non sono in grado di reggere gli attuali volumi di traffico. Vale per le strade, le autostrade, i ponti e le ferrovie. Ecco perché la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture, insieme alla realizzazione delle grandi opere e alla messa in sicurezza del territorio rappresentano gli interventi necessari per un Paese moderno, sicuro, competitivo”.

Immancabili le polemiche politiche, mentre il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta, per ora senza indagati, che ipotizza i reati di omicidio plurimo e disastro colposo.

Duro monito del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per il quale, dopo l’emergenza "deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale", ha aggiunto.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal canto suo, ieri sera da Genova ha annunciato “un piano straordinario di monitoraggio di tutte le infrastrutture soprattutto di quelle più vecchie. I controlli saranno molto severi perchè non possiamo permetterci altre tragedie come questa”, ha concluso.

Oggi nel capoluogo ligure sono attesi i vicepremier, Di Maio e Salvini.

( 15 agosto 2018 )

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