E' caccia all'uomo in Francia per ritrovare Cherif Chekatt, il sospetto 29enne autore della sparatoria compiuta ieri sera a partire dalle 19.50 circa in pieno centro a Strasburgo: l'uomo schedato 'S' quindi a rischio estremismo islamico e conosciuto dalle forze dell'ordine anche per reati comuni ha ucciso 3 persone ferendone altre 13, sei delle quali gravi. Tra di loro anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi, che si trovava a Strasburgo per seguire per Europhonica le sedute plenarie del Parlamento europeo. Parlamento i cui lavori stamattina sono ripresi, osservando un minuto di silenzio alle 12 in memoria delle vittime. "Noi abbiamo dato una risposta molto chiara facendo l'esatto contrario di quello che vogliono quelli che hanno attaccato: abbiamo continuato a lavorare normalmente, senza cambiare le nostre abitudini. E continueremo anche oggi", ha spiegato il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, nel corso di un’intervista radiofonica. L'attacco, ha ricordato Tajani, "è avvenuto nella settimana della plenaria, mentre l'attentato a Bruxelles avvenne in una stazione della metro fra Commissione e Parlamento. È un segnale contro la nostra democrazia". “Un attacco al cuore della città simbolo dell’Europa unita”, come lo ha definito anche la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un tweet, esprimendo il cordoglio del sindacato alla comunità francese ed alle famiglie colpite dall’attacco terroristico. “Ancora tante vittime innocenti, feriti, dolore e disperazione per tante famiglie. Ma le istituzioni e la democrazia - ha aggiunto Furlan - sono saldi e non si faranno intimidire da menti folli. La violenza, il fanatismo e l’odio non vinceranno mai.”
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)