Giovedì 18 aprile 2024, ore 2:32

Coronavirus

Attività essenziali, accordo importante

Dopo una lunga trattativa è stata raggiunta mercoledì l'Intesa tra governo e sindacati sull’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il Coronavirus. L'accordo, che non prevede firme ma che sancisce la condivisione del perimetro individuato per concedere le deroghe, è arrivato al termine di un lungo confronto tra i leader di Cgil Cisl e Uil, il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli e il ministro dell’Economia Gualtieri.

”E' sicuramente un buon lavoro che rassicura tutto il mondo del lavoro in questo momento molto grave e tragico per il nostro Paese”, commenta la segretaria generale della Cisl Furlan che aggiunge: ”Abbiamo concluso l’incontro con il governo, ridefinendo meglio le attività produttive davvero indispensabili, in questo momento così particolare per la vita del Paese. Abbiamo fatto un buon lavoro, modificando profondamente quella che era la prima lista definita dal decreto di domenica scorsa. Abbiamo ristretto le produzioni davvero indispensabili per garantire la continuità del nostro sistema sanitario e del settore dell’agro alimentare, cioè quelle che sono le produzioni davvero essenziali oggi nel nostro paese in questo momento. I prefetti dovranno ora coinvolgere le organizzazioni sindacali nei territori per le autocertificazioni delle imprese ed anche nel settore della difesa il ministro della difesa si è impegnato a ridurre le produzioni, salvaguardando sole le attività produttive essenziali”. Sottolinea poi la leader Cisl: ”Abbiamo chiesto come Cisl un intervento forte su Abi per il settore delle banche e Poste italiane per garantire la sicurezza, viste le condizioni spesso inaccettabili dei lavoratori e dei cittadini che a migliaia ogni giorno si rivolgono agli sportelli di questi importanti servizi. In tal senso il ministro Patunelli si è impegnato ad intervenire per migliorare urgentemente le attuali condizioni anche di questi settori lavorativi. Tutto questo per riuscire a salvaguardare tutti i lavoratori e le lavoratrici e davvero poter combattere anche in questo modo il diffondersi del virus nel nostro Paese”. La tutela della salute, conclude Furlan, ”resta per noi oggi l’obiettivo principale nel quadro della salvaguardia delle produzioni essenziali e del reddito di tutti i lavoratori”.

In una nota Cgil, Cisl e Uil si dicono ”vicine a tutti coloro che con grande senso di responsabilità, mettendo anche a repentaglio la propria salute e la propria vita, stanno garantendo a tutta la comunità il mantenimento, in una situazione inedita e di emergenza, delle condizioni, per quanto possibile, normali di vita. A loro e a tutti coloro che lavorano vanno i nostri ringraziamenti e assicuriamo il nostro impegno per garantire il più possibile la salute e la sicurezza sul lavoro e nella vita quotidiana, anche nella prospettiva di ripresa e di ricostruzione che ci aspetta una volta sconfitto il covid-19”.

Intanto alta adesione allo sciopero dei metalmeccanici in Lombardia. Fanno sapere Fim, Fiom e Uilm regionali: ”Numeri in linea con tutti i precedenti scioperi unitari, con una forbice che va dal 60% al 90% a seconda delle varie provincie, considerato anche l'alto tasso di assenteismo, i lavoratori in smart working, le fermate e riduzioni produttive gia' concordate nelle scorse settimane dai nostri delegati. L'alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori- continua la nota unitaria- dimostra il grande sostegno alle nostre richieste, in linea con quanto gia' sostenuto da Cgil, Cisl e Uil sia in Lombardia che a livello nazionale”. Nei prossimi giorni ”saremo impegnati a far applicare in maniera ferma e decisa il protocollo condiviso tra Cgil, Cisl e Uil e parti datoriali, con la regia del Governo, per garantire a tutti quelli che dovranno rientrare al lavoro di operare in sicurezza e nel pieno rispetto della propria salute”.

( 25 marzo 2020 )

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