L’Italia è un Paese che ondeggia indeciso tra conservazione e cambiamento, desiderio di stabilità e spinte populiste, ragionevolezza e nichilismo, guidato da una classe dirigente disomogenea che non persegue obiettivi comuni e comunque non nello stesso tempo, non con lo stesso impegno. E' la fotografia scattata dal trentesimo ”Rapporto Italia” dell'Eurispes. Per il Presidente di Eurispes Fara, ”c'è una caduta del senso di responsabilità ”che dai piani alti della società si trasferisce a livello dei singoli soggetti, rendendo sempre più difficile la tenuta degli stessi rapporti sociali e interpersonali”.

Sul fronte economico, l’economia del Paese è stabile per circa il 38,9% degli italiani, ma 4 famiglie su 10 sono ancora costrette ad intaccare i risparmi per arrivare a fine mese e solo il 30,5% riesce a far quadrare i conti senza grandi difficoltà. Si spende di più per i prodotti alimentari, si usa di più l'auto e si investe in salute con controlli ed esami medici.

Si sta sgonfiato il fenomeno della ”formula a rate” per l'acquisto di beni o servizi (ad eccezione del mutuo per l'acquisto della casa). Mentre la consuetudine di effettuare acquisti online sta diventando una modalità ordinaria di consumo.

Capitolo mercato del lavoro. Mancata sicurezza sui luoghi di lavoro, contratti irregolari e lavoro nero, caporalato, lavoro minorile: sono queste le ”malattie” monitorate e contrastate dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.

Il Rapporto Italia 2018 conferma poi una percezione distorta da parte degli italiani per quanto riguarda i migranti. Solo il 28,9% dei cittadini sa che l’incidenza di stranieri sulla popolazione è all'8% (per uno su quattro sarebbe addirittura del 24%). E solo il 31,2% valuta correttamente la presenza di immigrati di religione islamica che è del 3%. Infine, solo il 17,7% degli italiani associa il provvedimento dello ius soli proposto nel nostro Paese, non solo alla nascita, ma anche alla frequentazione della scuola italiana.

In questo contesto aumenta comunque la fiducia degli italiani nelle istituzioni e nelle parti sociali. Dalla rilevazione Eurispes emergono giudizi particolarmente positivi per Forze di polizia, Difesa e Intelligence, Volontariato e Protezione civile.

Il Governo ha ottenuto gradimento presso un italiano su cinque (21,5%). I consensi nei confronti del Parlamento arrivano al 22,3%, gli sfiduciati sono il 20% in meno rispetto al 2013. Meglio anche i partiti (dall’11,9 al 21,6%). Cresce anche la fiducia nella Magistratura (+5,8), ma il tasso dei consensi non supera il 40%. Il sentimento di affezione nei confronti nel Presidente della Repubblica Mattarella è sostanzialmente invariato al 44,5%.

Da questa edizione del Rapporto Italia entra a far parte della rilevazione il Corpo dei Vigili del Fuoco, che conquista subito una posizione altissima nella graduatoria della fiducia: 86,6%.

Fiducia in aumento anche per i sindacati (dal 28,6% al 40,2%), per le associazioni degli imprenditori (dal 29,4% al 41,1%), la Pubblica amministrazione (dal 23% al 32,3%), il Sistema sanitario (dal 52,9% al 61,2%); e, in misura meno marcata, le associazioni di consumatori (+0,5%) e la Scuola (+2,6%). Università al 69,8%.

( 30 gennaio 2018 )