Dopo mesi di calo, tornano ad aumentare fatturato e ordinativi dell’industria. Il fatturato è aumentato ad agosto dell’1,2% su base congiunturale (era in calo da due mesi). Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce cresce dello 0,6% sui tre mesi precedenti. L’Istat, nel consueto report mensile, spiega che anche gli ordinativi hanno registrato una crescita congiunturale del 4,9%, che segue la flessione del mese precedente del 2,2%; nella media degli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti si registra un incremento pari allo 0,6%.
A trainare è sempre l’export. La dinamica congiunturale del fatturato riflette l’andamento solo di poco positivo del mercato interno(+0,2%) e, in misura più accentuata, di quello estero (+3,1%). Anche per gli ordinativi l’incremento congiunturale è notevolmente meno ampio per le commesse raccolte sul mercato interno (+0,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato estero (+11%). L’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale dello 0,9%, sintesi di una riduzione del 7,5% per il mercato interno e di un marcato incremento dell’11,6% per il mercato estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali in tutti i raggruppamenti principali di industrie; la variazione più elevata si rileva per i beni strumentali (+2,2%). Nel comparto manifatturiero i settori che registrano le variazioni tendenziali più rilevanti sono quelli del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+16,2%) e dei prodotti farmaceutici (+7,4%), mentre l’industria del legno e della carta mostra la flessione maggiore (-2,8%).
Se l’industria prende una boccata di ossigeno, i prezzi scendono. A settembre, rileva l’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è diminuito dello 0,5% rispetto al mese precedente. A livello tendenziale, l'inflazione scende a +1,4% rispetto a +1,6% di agosto e alla stima preliminare pari a +1,5%. Il rallentamento dell’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari sia lavorati (la cui crescita in termini tendenziali passa da +1,9% a +1,2%) sia non lavorati (da +3,1% a +2,4%), alla quale si aggiunge quella dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,8% di agosto a +2,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (da +9,5% del mese precedente a +9,3%), che tuttavia continuano ad aumentare a ritmi sostenuti.