Poco più di trenta minuti di confronto e nessun accenno alla sentenza della Cassazione sui fondi della Lega. Nonostante i toni accesi delle vigilia, l’incontro tra il ministro dell’Interno Salvini e Sergio Mattarella rispetta perfettamente l’etichetta. Dunque, nessun riferimento alla famosa sentenza, come tiene a sottolineare il Colle in una nota a conclusione del confronto. “Un incontro utile, positivo e costruttivo”. E' questo il primo commento del ministro dell'Interno dopo l'incontro. Il Colle fa sapere che si è parlato solo dei temi del ministero: immigrazione, confisca beni mafiosi, terrorismo e Libia.
Nel faccia a faccia, dunque, il Presidente della Repubblica non ha concesso la sponda del Quirinale agli affondi del capo della Lega contro la magistratura per i 49 milioni da sequestrare al Carroccio. Intanto, sul fronte delle gestione della vicenda immigrati, la ragione formale sulla quale il ministro ha ottenuto udienza, il clima resta acceso. Salvini inizia a trovare qualche ostacolo alla sua linea accentratrice anche nel Governo. All’ultima richiesta del ministro, quella di bloccare i porti italiani anche alle navi militari straniere impegnate in operazioni di soccorso nel Mediterraneo, reagisce con stizza il ministero delle Difesa, sottolineando che la competenza sulle missioni internazionali non è del Viminale.