Il Giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani, per la letteratura, Moro e De Gasperi per storia, i volti della solitudine per l'arte e l’uguaglianza nella Costituzione. Sono queste le tracce per i temi degli esami di maturità iniziati oggi.
In particolare, dai Finzi Contini è stato estratto un brano sulle persecuzioni razziali, mentre il focus storico riguarda la Cooperazione internazionale ed è centrato in particolare sui personaggi di Alcide De Gasperi e Aldo Moro. Ai 509.307 studenti impegnati nella prima prova è stato fornito, come detto, il testo dell'articolo 3 della Carta, contenente il principio dell’uguaglianza formale e sostanziale, con la richiesta di un’analisi e di un commento anche in relazione all’attualità. Il saggio artistico letterario proposto agli studenti è incentrato sui volti della solitudine, con particolare riferimento a una poesia di Alda Merini. “S’anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti”: questo il testo della poetessa sottoposto alla riflessione dei ragazzi. Nella stessa traccia anche testi di Petrarca, Pirandello, Quasimodo, Dickinson e immagini di opere di Giovanni Fattori, Edvard Munch, Edward Hopper.
“Mi rivolgo con affetto e gratitudine a quanti sono impegnati da oggi negli esami di maturità - sottolinea la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi -. Alle ragazze e ai ragazzi, innanzitutto, per i quali si conclude un percorso formativo e se ne schiudono altri, da affrontare con più libertà, più autonomia, più responsabilità”. Per loro un “rito di passaggio, che si mantiene comunque tale nonostante i cambiamenti subiti nel tempo e quello già annunciato per il prossimo anno”. Gissi esprime gratitudine “agli insegnanti che a questo appuntamento li hanno condotti con cura e attenzione, una fatica non sempre riconosciuta come sarebbe giusto e doveroso da parte di tutti”. “Nella relazione tra chi insegna e chi studia - aggiunge - si esprime il più alto valore del compito di cura, di consegna e di affidamento che lega le generazioni e dà continuità al cammino di crescita e sviluppo della società. La scuola diventa per questo luogo generativo, insostituibile e fondamentale per vivere da protagonisti il proprio futuro”.