Sul fronte della produttività l’Italia è quasi immobile. La conferma arriva dal settimo rapporto Istat sulla Competitività dei Settori Produttivi. Tra il 2000 e il 2016, rileva il rapporto, la produttività del lavoro in Italia è aumentata dello 0,4% mentre di oltre il 15% in Francia, nel Regno Unito, in Spagna e del 18,3% in Germania. Questa, spiega l’Istat, è “la differenza più significativa” tra l'Italia e gli altri maggiori Paesi della Ue. “Sul fronte della competitività né il costo del lavoro né l'evoluzione dei prezzi sembrano avere svolto un ruolo di freno per il Paese”, spiega l'Istat.
Il rapporto ricorda che la crescita dell'economia italiana è rallentata nel 2018, con un +0,9% da +1,6% del 2017 e il divario nei confronti dell'area euro, cresciuta in media dell'1,8%, è tornato così ad ampliarsi dopo essersi ridotto nel biennio precedente.
La dinamica del Pil, osserva l'Istat è stata frenata dalla significativa decelerazione delle componenti interne di domanda. Il contributo alla crescita dei consumi finali si è dimezzato in Italia (da 0,9 a 0,4 punti percentuali tra il 2017 e il 2018) come in Germania (da 1,3 a 0,7 punti percentuali) ma non in Spagna (da 1,8 a 1,7 punti percentuali in entrambi gli anni).