Stoccaggio, allestimento e smistamento degli ordini in entrata e in uscita. Cresce la spinta all’automazione dei magazzini intelligenti e si impongono le tecnologie per il risparmio energetico: dal green building all’impiantistica, dalle tecnologie per l'illuminazione ai nuovi sistemi per la movimentazione delle merci come i carrelli con batterie agli ioni di litio. Insomma una rivoluzione ”silenzio sa” che sta cambiando la rete degli immobili logistici. Una trasformazione, anche in questo caso, accelerata dalla pandemia e, per conseguenza, dal boom delle vendite e-commerce nell’ultimo anno che richiedono una migliore capillarità della presenza e distribuzione sul territorio. Due le parole d’ordine della logistica ”intel ligente”: prossimità e micro- fulfillment center (una nuova tipologia di magazzino in cui le operazioni di prelievo sono spesso automatizzate e integrate con il trasporto nell'ultimo miglio). Secondo una ricerca dell'Osservatorio Contract Logistics 'Gino Marchet', la logistica è uno dei settori che più rapidamente cambieranno pelle e organizzazione: prossimità, distribuzione capillare, sicurezza dei lavoratori e continuità del business con il supporto delle nuove tecnologie stanno producendo ” un ripensamento degli spazi e delle attività più critiche in termini di rischio di assembramento, come le attività di ricevimento e allestimento ordini e quelle di ufficio”. Questo nuovo approccio è del resto agevolato da una forte spinta all'automazione che ”ormai riguarda diverse aree del magazzino, dallo stoccaggio (secondo il 71% dei rispondenti) all'allestimento (59%) e allo smistamento degli ordini in entrata (47%) e in uscita (71%)”. La nuova logistica fa rima con efficienza, risparmio e modello sostenibile. Secondo i ricercatori, ”si diffondono tecnologie e soluzioni che migliorano l'efficienza energetica e l'impatto ambientale dei magazzini. Le soluzioni più adottate riguardano l'illuminazione, come

le lampade Led e la sensoristica per la riduzione dei consumi, pari al 34% delle tecnologie utilizzate e impiegate nell'88% degli immobili logistici censiti, e i sistemi per la movimentazione e automazione, come i carrelli con batterie agli ioni di litio e la ricarica delle batterie in alta frequenza, che sono il 17% del totale e sono presenti nel 35% degli immobili logistici”. Dal punto di vista tecnologica, le aziende sono pronte a investire di più sull’impiantistica (26%) e il green building (23%). ”Nel 38% degli edifici logistici esaminati - rileva la ricerca - si ricorre a fonti di energia rinnovabile oltre al mix nazionale , prevalentemente fotovoltaico in autoconsumo (57%) e acquisto da fonti rinnovabili certificate (36%)”. 'Sostenibilità, logistica 4.0 e omnicanalità stanno cambiando la logistica, i magazzini, la scelta di localizzazione, la nascita di nuovi concept e la riqualificazione degli immobili in un'ottica di minor impatto ambientale – afferma Marco Melacini, direttore scientifico dell'Osservatorio Contract Logistics - sono trend che erano già in atto prima che scoppiasse la pandemia e a cui l'emergenza ha dato ulteriore visibilità e accelerazione per garantire la sicurezza dei lavoratori'.

Andrea Benvenuti

( 9 marzo 2021 )