Giovedì 25 aprile 2024, ore 7:38

Legge su non autosufficienza

Un progetto ambizioso a portata di mano

Un progetto ambizioso per dotare il nostro Paese di una legge per gli anziani non autosufficienti, assumendo una logica di integrazione sociosanitaria e coordinando le Missioni 5 e 6 del PNRR che prevedono il potenziamento dell’assistenza domiciliare e dell’autonomia personale.” E’ quello che rappresenta per la Fnp Cisl il percorso che dovrebbe portare alla legge quadro sulla non autosufficienza, tanto richiesta nel corso di questi anni e che ieri ha registrato una ulteriore importante tappa grazie all’incontro avvenuto tra la stessa Federazione dei pensionati, la Cisl e il governo, con la presenza dei ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza.

Per il segretario generale Piero Ragazzini, la riforma che, come recita il PNRR, affronterà in maniera coordinata “i diversi bisogni che scaturiscono dalle conseguenze dell'invecchiamento, ai fini di un approccio integrato, finalizzato ad offrire le migliori condizioni per mantenere, o riguadagnare laddove sia stata persa, la massima autonomia possibile in un contesto il più possibile de-istituzionalizzato - sarà una vera e propria sfida per il welfare, anche alla luce dei dati sull’invecchiamento della popolazione del nostro Paese.

Proprio per questo, secondo la Fnp, è necessario che tale riforma venga attuata prima possibile, anche prevedendo gradualità di applicazione e ponendo attenzione a che i vincoli di bilancio non ne mortifichino gli obiettivi, senza attendere quindi per la sua realizzazione la conclusione della legislatura nel 2023, come invece indicato dal Piano nazionale, eventualità questa che sposterebbe ulteriormente la sua attuazione per via dei successivi decreti delegati.

Per fare tutto ciò è necessaria una governance e una programmazione partecipata – ha affermato Ragazzini - che permetta a questo ambizioso progetto di vedere la luce, valutando anche le sue interconnessioni con l’altra importante legge quadro, ossia quella sulla disabilità”. Secondo il Segretario generale Cisl Pensionati, serve una diversa capacità di integrazione sociosanitaria che parta dal livello nazionale con atti normativi e programmazioni coordinate per favorire i medesimi processi a tutti i livelli istituzionali, e faccia in modo che tale azione riesca a raggiungere maggior efficienza ed efficacia possibili. “Chiediamo un tavolo di confronto politico stabile di natura interministeriale (Salute, Lavoro, Disabilità) e partecipato dalla Conferenza delle Regioni e dall’Anci – ha dichiarato Ragazzini ai ministri Orlando e Speranza – che, con incontri serrati, sia capace di avviare fin da subito la discussione sulla riforma della non autosufficienza e sappia accompagnare tutte le azioni previste, monitorando la loro realizzazione e l’impatto”.

Una prospettiva di lavoro che, secondo la Fnp, non può più permettersi un passo lento, sicuramente non quello adottato nel passato, così come non può essere accettabile una interlocuzione separata e intermittente: serve, invece, un progetto di lavoro che si avvalga delle risorse messe in campo dal PNRR e, al contempo, sia in grado di potenziare il pacchetto di azioni verso la riforma, attraverso dei provvedimenti ben precisi. Innanzitutto è necessario che sia garantito, su tutto il territorio nazionale, un unico punto di accesso sociosanitario che accolga e prenda in carico il bisogno, evitando rimpalli tra diversi uffici di diverse istituzioni. Poi risulta indispensabile che la condizione sia valutata complessivamente da equipe multiprofessionali capaci di definire un progetto assistenziale sociosanitario che tuteli la salute ed una vita indipendente. Infine, devono essere assicurate prestazioni certe e adeguate ai bisogni, sia di natura sanitaria sia di natura socioassistenziale, attraverso la cura della persona. Un insieme di provvedimenti che dovrebbe cambiare l’assetto istituzionale ed organizzativo dei servizi sanitari di prossimità, come previsto peraltro dallo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con investimenti destinati anche all’assistenza domiciliare”.

Un risultato “storico”, secondo Piero Ragazzini, per il quale “è necessario un confronto con le parti sociali costante, che sia capace di accompagnare l’attuazione ed il monitoraggio dell’intero progetto di potenziamento e di riforma della non autosufficienza” che negli ultimi periodi ha visto un’accelerazione ma che, per troppo tempo, ha subìto continue interruzioni che ne hanno pregiudicato la realizzazione, quella che ora potrebbe essere a portata di mano.

Anna Taverniti

 

 

( 11 maggio 2021 )

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