Giovedì 25 aprile 2024, ore 22:01

Emiliano, iNo Tap e la battaglia degli ulivi

Michele Emiliano perde la “battaglia degli ulivi” contro il gasdotto e la sconfitta potrebbe non essere beneaugurante in vista della corsa per le primarie del Pd dove il Governatore pugliese è in campo contro Matteo Renzi (il favorito) eAndrea Orlando (l’attuale Ministro della Giustizia). Il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione del Tap (acronimo di Trans Adriatic Pipeline, gasdotto da 870 chilometri che rappresenta la parte terminale del corridoio meridionale europeo del gas da3.500 chilometri che attraverserà 6 Paesi dall’Azerbaijan all’Ita - lia), il gasdotto dell’Adriatico: respingendo gli appelli proposti dalla Regione Puglia e dal Consiglio comunale di Melendugno, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via (acronimo di Valutazione impatto ambientale) avesse vagliato tutte le problematiche naturalistiche ed ha anche riconosciuto l'avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato. Il Governatore Emiliano perde dunque una delle principali battaglie avviate fin dalla sua candidatura a presidente della Regione nel 2015: lo spostamento del gasdotto “da un posto come Melendugno dalla bellezza commovente”, a Brindisi, destinazione a vocazione industriale, o in altri posti meno turistici. “Fare per forza delle cose e imporle alla popolazione - aveva sottolineato Emiliano non più tardi di una settimana fa - è la maniera più sbagliata di fare politica e quella migliore per favorire chi cerca pretesti per fare disordini. Non vorrei che l’intera stagione turistica possa essere rovinata dalla incapacità del governo di comprendere le ragioni dei sindaci dell’area: il Comune di Squinzano ha già dato la disponibilità ad ospitare l’approdo di Tap”. Ma ieri il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli del Comune di Melendugno e della Regione Puglia relativi alla Valutazione di impatto ambientale (Via) sul Tap. Per i giudici amministrativi di secondo grado la Commissione Via ha “approfonditamente vagliato tutte le problematiche naturalistiche e le possibili alternative”. Undici in totale, compresa Brindisi. Il Consiglio di Stato ha anche escluso che il gasdotto dovesse essere assoggettato alla ”direttiva Seveso”. Adesso, probabilmente, i lavori preliminari potranno partire anche in Italia, dopo che in Grecia e Albania le ruspe sono all’opera già da mesi. Anche se per Emiliano, almeno per adesso, la partita non è ancora chiusa: “I sindaci dell’area - ha spiegato - hanno avanzato richiesta agli uffici fitosanitari di revoca dell’autorizzazione allo spostamento degli ulivi. Vedremo quale sarà la risposta”. Il punto di partenza dei lavori del gasdotto infatti è lo spostamento degli ulivi dal sito di approdo a quello di stoccaggio distante 8 chilometri: poi torneranno nel luogo di origine non appena sarà stato completato il micro tunnel del gasdotto. Nelle poche ore di lavori del 20 marzo, prima dello stop a causa della protesta, sono stati espiantati 33 dei 211 ulivi complessivi. Anche ieri la manifestazione di protesta contro l'espianto degli ulivi davanti al cantiere Tap, presidiato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, è andata avanti con la polizia che ha spostato i manifestanti seduti davanti ai cancelli. Uno di loro, di 65 anni, si è sentito male. Ed è stato soccorso dai sanitari giunti con un’ambu - lanza a seguito della prima carica della polizia. L’uomo, Ignazio Luceri, in sciopero della fame da una settimana, è uno degli attivisti in prima linea nella protesta contro l’eradicazione degli ulivi. I ”No Tap” (così sono definiti i manifestanti) sono stati circondati da un cordone di polizia e si sono seduti per terra in un corridoio che va dai cancelli del cantiere - presidiati dalle forze dell’ordine - e sino alla strada. Le cariche della polizia non si sono fermate neanche davanti al sindaco di Melendugno, Marco Potì, nel cantiere con la fascia tricolore. La situazione insomma è calda. E la politica cosa fa?Vedremo, nelle prossime ore, quando il Governatore della Puglia Emiliano spenderà come argomento di campagna per le primarie la questione dei no Tap, di certo un punto d’interesse pubblico per i pugliesi, un po’ meno per gli italiani di Varese o di Pisa. Staremo a vedere

( 29 marzo 2017 )

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