Giovedì 25 aprile 2024, ore 4:09

Ong, la dottrina Minniti e la doppia morale della sinistra

Due parole, dottrina Minniti. Tradotto in termini semplici, ciò significa una nave militare italiana a ridosso della Libia ed il codice di trasparenza per le ong che salvano i migranti. Facile? Non come sembra. Mentre la Francia di Macron gioca il proprio ruolo organizzando a Parigi, è accaduto nei giorni passati, un vertice sul futuro della Libia con gli attori principali, le scelte italiane di governare il fenomeno immigrazione cambiando le cose da fare, rispetto alla linea adottata sino ad oggi, apre un vero dibattito. Il quotidiano dei vescovi Avvenire nei giorni scorsi ha titolato “Reato umanitario” riferendosi al sequestro della nave della ong tedesca. Le posizioni in un paese cattolico e da sempre sensibile ai problemi umanitari come il nostro sono diverse ed il dibattito è aperto. Certo, in questo nostro continuo ragionare se siano giuste o no le misure che adottiamo per contenere il fenomeno migratorio, mentre il resto d'Europa si ritrae e chiude le frontiere, dovremmo anche tenere di conto di ciò che fanno i nostri vicini. Per questo oggi vogliamo lanciare una provocazione. Questa. Il moralismo è sempre un atteggiamento spiacevole, quando diventa doppia morale, una per chi ha sempre ragione ed un'altra per chi ha torto comunque. Oggi, in Italia, sul tema dell'emergenza migranti e dell'accoglienza moralismo e doppia morale abbondano. Giorni fa, nelle ore in cui il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz, incontrando il suo omologo italiano, il ministro Angelino Alfano, gli spiegava che l'Austria “pretende venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma” perché se “l'Italia dovesse continuare con i tempestivi trasferimenti sulla terraferma, da dove i migranti proseguono verso Nord, non aumenterà solo il sovraccarico in Europa centrale, ma continueranno anche gli annegamenti” e ribadiva, se le cose non dovessero cambiare, che l'Austria chiuderà il Brennero, in Italia si continuava a criticare quei sindaci che si oppongono alla sistemazione dei migranti nei loro comuni. L'accoglienza diffusa, l'idea di distribuire, in piccoli gruppi, i migranti sbarcati nei diversi comuni italiani è già fallita visto che il numero degli sbarchi aumenta ogni giorno (tranne l'eccezione del mese di luglio 2017 rispetto al 2016, con un calo di poco più di duemila arrivi) e visto che gli altri paesi europei chiudono i confini impedendo una redistribuzione equa al di fuori dell'Italia. Con quale criterio politico e morale, dunque, si criticano da sinistra (ma non solo) quei sindaci e quei comuni che non vogliono ospitarli mentre i leader dei paesi europei, come Macron, il premier spagnolo o quello austriaco, che sigillano i loro confini, sono considerati statisti? Questo moralismo, questa doppia morale per cui il sindaco di un comune italiano, se si comporta come fa il francese Macron, è da biasimare, ha molto di quell'atteggiamento di autocritica che troppo spesso travolge noi italiani sino all'autolesionismo. Non ha senso, e deve finire, visto che accogliere non può non tenere conto anche della realtà sociale e della convivenza civile, delle capacità di farcela, di chi ospita. Si chiama buonsenso. Lo stesso buonsenso che dovrebbe governare oggi, pochi giorni dopo, il dibattito rispetto alla dottrina Minniti. Dopo mesi e mesi in cui ogni giorno, sui giornali, nei talk, persino nei bar, tutti erano impegnati a discutere del non far niente del governo rispetto all'immigrazione, beh non è bizzarro che oggi che il Governo prova a prendere alcune misure il dibattito continui sulle cose fatte male? D'accordo sugli interrogativi posti da Avvenire, si può discutere sulle gradualità delle misure, ma l'unica cosa che non si può fare e quella di criticare a prescindere, senza considerare che un problema complesso come una migrazione epocale non può certo avere ricette semplici ed unanimi che lo risolvono, come se tutti noi avessimo una bacchetta magica. Di magico non c'è nulla, di tragico molto. Anche per questo evitare autolesionismi estivi. Sarebbe un pessimo servizio a noi stessi prima ancora che all'Italia.

( 5 agosto 2017 )

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