Che l’unione faccia la forza è risaputo ma, nel caso del settore comunicazione di una grande organizzazione come la Cisl, non è sempre scontato. A conferma basta citare la performance del Network digitale Cisl che, sabato scorso, ha sostenuto la protesta dei lavoratori Ikea in lotta contro la decisione della multinazionale di cancellare il contratto integrativo. In tutti i centri italiani di Ikea, l’adesione allo sciopero è stata dell’80 per cento e la protesta, sotto il segno della Cisl, ha contaminato anche i social network. La mobilitazione era sì unitaria (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) contro un marchio fortissimo ma l’apporto del Network si è fatto notare. Innanzitutto l’#pessimaikea, ideato dai sindacati, è entrato ed è rimasto per diverse ore nell’elenco tendenze degli hashtag più discussi in Italia su Twitter arrivando a scalare la quinta posizione. Inoltre, dal confronto dei profili twitter di @Fisascat e @Filcams, il primo ha avuto 219 retweet e 81 preferiti contro, rispettivamente, i 30 e i 16 del secondo. Stessa cosa è avvenuta per i profili twitter di @furlan e @camusso: il primo ha avuto circa quattro volte più retweet del secondo e più del doppio dei preferiti. Se poi aggiungiamo le visualizzazioni (14.354), le interazioni (1.302)e i retweet totali (425) dei profili twitter di @Fisascat e @Furlan la differenza è lampante. L’unione fa la differenza. La strada della collaborazione digitale produce risultati concreti, contamina gli ambienti, crea un forte polo di attrazione all’esterno e avvicina l’interesse dei media tradizionali. Tant’è che (e non è la prima volta che succede in questi mesi di sperimentazione) anche giornali come Repubblica (che anche sui social network menzionano solo Cgil o Camusso) hanno riportato il tweet pubblicato da Furlan. Ottimo risultato anche su Facebook dove l’azione a sostegno del post della Fisascat ha prodotto 17.120 visualizzazioni di utenti unici, 695 apprezzamenti e 249 condivisioni. In linea generale, dopo i primi test su #firmalacrescita, anche quelli a sostegno delle vertenze e iniziative delle Federazioni di categoria (Fim, Filca e Fisascat finora), confermano che la strada è giusta e bisogna solo lavorare sull’ampliamento del Network nei prossimi mesi.