Giovedì 25 aprile 2024, ore 9:20

Spericolati inseguimenti al centro e su anticasta

Rincorsa a Beppe Grillo. Saranno i sondaggi che li danno in testa nelle intenzioni di voto degli italiani, saranno le insofferenze crescenti anticasta di una parte della gente, ma lo scenario della politica nazionale, in particolare a sinistra, scopre un dialogo inedito verso i 5 Stelle. Secondo l'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani, partito da cui poi è uscito assieme a Massimo D'Alema, il Movimento 5 Stelle sarebbe un movimento di centro con cui dialogare e con cui lui, Bersani, rifarebbe una diretta streaming anche se quella dopo le elezioni politiche del 2013 non gli portò affatto bene, dando un colpo decisivo alla sua immagine di leader, un colpo che avrebbe poi accelerato l'ascesa al Potere nel Pd di Matteo Renzi. Anche Enrico Letta, premier scalzato da Renzi da Palazzo Chigi con un "Enrico stai sereno" pur non avendo la posizione di Bersani spiega che il partito di Grillo non ha certo i segni del populismo di destra. Chi invece resta distante da Grillo, almeno per ora, sono i due avversati storici interni alla sinistra nel nuovo millennio: Massimo D'Alema e Matteo Renzi. Il primo auspica per il suo movimento, Mdp, lo stesso dove siede anche Bersani, di arrivare al 51% per non avere bisogno né di Grillo né di altri (ma come direbbe il generale De Gaulle, è un "vaste programme" caro D'Alema). Il secondo invece è Matteo Renzi, in corsa contro Emiliano ed Orlando alle primarie Pd, e che non perde botta per contrattaccare i 5 Stelle, costeggiando però a volte, ed in questo usando un linguaggio simile al loro, il tema dell'antipolitica che ormai sembra impazzare sul mercato dei desideri degli italiani. Ieri Renzi, proprio a proposito del M5S è andato giù netto: "Quelli che volevano i lodi per sfangare i processi erano gli altri" ma oggi i Cinque Stelle non sono vicini alla gente, ma anzi sono passati "dalla democrazia diretta ad eterodiretta". Matteo Renzi ha poi parlato di sé e del cosiddetto "giglio magico" (uno degli argomenti più usati dai grillini per attaccarlo per la sua azione nei quasi tre anni al Governo). "È uno dei temi più ridicoli - ha spiegato Renzi. Sto scrivendo un libello per raccontare come il passaggio delle nomine e della scelta delle persone segna la vera frattura tra me e un mondo della politica romano che è la vera causa su cui ho perso la sfida". In realtà, ha poi sottolineato, "io ho scelto tante persone, da Delrio a Mogherini a Padoan, che non erano toscane: è vero che ho avuto alcuni collaboratori, Boschi, Lotti, Manzione, che venivano dalla Toscana, ma si è fatta una polemica allucinante su due-tre nomi. Le mie nomine dimostrano che ho cercato di scegliere i migliori, e i risultati lo dimostrano". Ma il punto forte della polemica renziana di ieri per controbattere ai grillini è stato sul tema dei vitalizi (proprio in questi giorni i grillini hanno scatenato la polemica sul tema alla Camera): "Io non ho vitalizio - ha detto Renzi - e non lo avrò. E siccome ho avuto una polemica personale perché, essendo in aspettativa, avrei maturato una pensione privata, ho rinunciato e ho perso 30-40 mila euro. Nella mia esperienza di presidente del Consiglio io guadagnavo la metà di Di Maio e Di Battista, che dicono di restituire i soldi. Oggi sono fuori. Io non ho vitalizi, pensioni, indennità. Sono a petto in fuori. Perciò dico: su questi temi giochiamo a carte scoperte. L’atteggiamento strumentale e in alcuni casi quasi violento non sfonda col sottoscritto. Io sono quello che voleva tagliare 315 poltrone al senato e l’unica poltrona che ha tagliato è la sua. Questa battaglia l’ho fatta a viso aperto. Ma detto questo, l’atteggiamento strumentale non sfonda. Non accetto che nel giorno in cui a Londra ci sono morti, ci possa essere qualcuno che inneggia alla violenza, come il M5S alla Camera". Una posizione dura che usa gli argomenti dell'anticasta. E da qui una domanda politica: se è sbagliato da sinistra inseguire i grillini al centro (che poi quanto siano di centro resta tutto da vedere ammesso che nel 2017 esista ancora una identità precisa per quell'area), siamo sicuri funzioni contrastarli usando il loro stesso linguaggio dell'antipolitica? Su quello ad oggi paiono davvero imbattibili, fino a quando dipenderà soprattutto dagli italiani.

( 24 marzo 2017 )

Libri

Nel nome del destino

Con il nuovo romanzo di Simona Lo Iacono è venuta a riprendersi la scena da un passato lontanissimo Virdimura, una "fimmina che voleva farsi dutturi!";

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Papaevangeliou, il luogo visibile dell’ invisibile

Venerdi 26 Aprile si apre una mostra intitolata ICONOSTASI presso lo Studio d’arte GR*A a Roma

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Willem de Kooning "torna" in laguna

Le sue opere in mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in concomitanza con la 60.ma Biennale Internazionale d’Arte

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it