Roma, 17 mag. (askanews) - "Le previsioni della Commissione europea pubblicate ieri sono molto preoccupanti e segnate da elevati rischi di aggravamento. In tale scenario, la più importante misura di politica macroeconomica anticiclica da prendere a livello di Unione Europea è un compromesso con Mosca per porre fine alla guerra. Italia, Francia e Germania, innanzitutto, devono essere protagoniste della svolta. L'escalation sostenuta dall'invio delle armi va fermata". È quanto scrive in un post su Facebook Stefano Fassina, deputato Leu.
"Non possiamo rassegnarci alla prospettiva di una 'lunga guerra', come sempre più spesso sentiamo ripetere, prosegue Fassina. Non è in discussione la condanna senza se e senza ma della Russia per l'inaccettabile invasione dell'Ucraina. Ma vanno affrontate le cause del conflitto e va promosso un compromesso accettabile per l'Ucraina. Insistere sull'obiettivo della 'vittoria dell'Ucraina' implica recessione e condizioni sempre più insostenibili per lavoratrici, lavoratori e piccole imprese, tanto più in un quadro di finanza pubblica sempre più difficile. Il Parlamento si deve pronunciare con il voto su un atto di indirizzo per il Governo per chiarire la finalità del nostro impegno. Nelle democrazie parlamentari funziona così. Lo scenario è radicalmente mutato rispetto all'inizio di marzo. Non possiamo continuare a inviare armi inerzialmente", conclude Fassina.