Il negoziato per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici è entrato nel vivo ieri con il primo incontro di una tre giorni di trattative presso l’auditorium della tecnica di Confindustria.
"Non ci sono più alibi ma ci sono tutte le condizioni per rinnovare un contratto aperto da troppo tempo". Afferma il segretario generale della Fim, Roberto Benaglia. "Esistono - aggiunge tutte le condizioni per dare le risposte migliori alla piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm".
Secondo il leader dei metalmeccanici della Cisl, sono possibili "importanti aumenti salariali", ma "sta emergendo anche una grande novità: la storica riforma dell'inquadramento professionale".
"Storica perchè - spiega - l'inquadramento attuale era stato negoziato nel '73. Oggi abbiamo quindi la grande occasione per modernizzare il contratto nazionale e dare più valore al lavoro". La Fim è dunque pronta - sottolinea ancora Benaglia - ad imbastire la fase finale del negoziato che da un lato riconoscerà gli aumenti salariali reali, dall'altro "qualificherà ulteriormente il contratto nazionale migliorando le tutele e le normative in tema di accesso al diritto alla formazione continua, in tema di sicurezza sul lavoro, di lavoro agile e di partecipazione".
"Siamo nel negoziato no stop - scrive su Facebook la leader della Fiom-Cgil, Francesca Re David - da cui usciremo o con un accordo o con la necessità di andarselo a conquistare". Dopo 15 mesi di trattative conosciamo i nostri obbiettivi, scritti nella piattaforma votata in massa dai lavoratori - rileva Re David - non cambieremo le leggi ingiuste né ignoreremo lo stato delle cose e i rapporti di forza. Ma condurremo una trattativa trasparente e determinata, sostenuta dal confronto con una delegazione che abbiamo voluto in presenza. Vogliamo un contratto che rispetti il valore dei metalmeccanici, proprio ora - conclude - dentro la pandemia, in piena crisi di governo e con la fine del blocco dei licenziamenti alle porte".
"Siamo tutti consapevoli del fatto che non sarà facile, perché partiamo da una proposta di Federmeccanica-Assistal, presentataci il 26 novembre, che non siamo riusciti a modificare", interviene Rocco Palombella, segretario generale Uilm.
"Proposta che che garantisce 65 euro di trattamento retributivo complessivo, comprensivo sia della modifica del nuovo inquadramento che dell'Ipca dove solo l'inflazione andrebbe ad
alimentare i minimi. Questo - continua - aggiunto a una mancanza di risposte su tutti gli altri temi della piattaforma rende il percorso ancora difficile".
"Da tempo - sottolinea Palombella - chiediamo un trattamento economico rispettoso della categoria che rappresentiamo. Per la prima volta dopo anni, infatti - conclude - modificheremo l'inquadramento professionale guardando al futuro e a Industria 4.0 verso cui il settore metalmeccanico è ormai proiettato".
Cecilia Augella