Dopo 13 anni di vacanza contrattuale è appena stato siglato nel Lazio l’ accordo interconfederale e intercategoriale per il comparto dell'artigianato e delle Pmi. Raggiunto l’obiettivo di valorizzare il ruolo della bilateralità, degli strumenti di welfare e delle politiche attive del lavoro. A presentarlo i rappresentanti di Confartigianato Imprese Lazio, Cna Lazio, Claai Lazio, Casartigiani Lazio, Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Lazio durante l'incontro online "Artigianato nel Lazio: contrattazione e bilateralità", alla presenza dell'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Claudio Di Berardino. Tra i partecipanti all'evento Michele Azzola, segretario generale Cgil Lazio, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, Alberto Civica, segretario generale Uil Lazio, Lorenzo Tagliavanti, direttore Cna Lazio, Michael Del Moro, presidente Confartigianato Imprese Lazio, "Dobbiamo creare le condizioni per la ripresa e nessuno si può sottrarre a questo compito", dichiara Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna del Lazio e presidente della Camera di Commercio di Roma. Per Tagliavanti "l'artigianato ha sempre risposto in modo molto positivo in tutte le fasi delicate del Paese e ora ci troviamo senza dubbio in una di quelle fasi. È un accordo moderno, bilaterale e frutto del dialogo, siamo molto orgogliosi come Cna - conclude - di essere stati tra i protagonisti di questo contratto". Questo risultato, aggiunge Maurizio De Carli, responsabile nazionale del Dipartimento Relazioni sindacali della Cna, "è frutto dell'azione di tutte le parti sociali a sostegno dell'artigianato del Lazio. Già prima della pandemia il ciclo economico era rallentato, ma anche grazie alla sottoscrizione di questo accordo siamo pronti a passare dalla fase del ristoro a quella della ripartenza". Secondo Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio, "questa iniziativa traccia una linea di demarcazione importante all'interno della nostra regione. Troppo spesso le parti sociali si sono confrontate su enunciazioni di principio, ma oggi siamo riusciti a mettere nero su bianco una visione all'interno del territorio che, recependo per intero l'accordo interconfederale nazionale sugli aspetti contrattuali sottoscritto lo scorso 26 dicembre, riesce a calarlo a livello regionale rimettendo al centro la bilateralità delle parti sociali ma soprattutto la contrattazione collettiva. Michele Azzola, segretario generale Cgil del Lazio, ha parlato di "un risultato fatto importante, ma bisogna prevedere, ad esempio, l'iscrizione alla bilateralità per poter partecipare agli appalti, con la Regione dobbiamo ragionare su come far iscrivere tutti perché oggi ci sono 6.500 imprese ma ne mancano ancora tantissime. La bilateralità può essere fondamentale anche per vigilare sul rispetto del contratto e per fare welfare nei confronti dei lavoratori ma anche per aiutare le imprese a cambiare, a internazionalizzarsi, condizione fondamentale per continuare a esistere e non solo a resistere". Per Alberto Civica, segretario generale della Uil del Lazio, infine, si tratta infine di "una grande soddisfazione. Questo contratto non è solo uno strumento classico di integrazione del nazionale, ma ha una visione: la visione dell'artigianato come settore fondamentale del Paese e pezzo importante della cultura produttiva aziendale nazionale e regionale. Si introduce nel contratto integrativo la previsione che l'ente bilaterale si preoccupi anche di aiutare l'occupazione e agevolare i contratti di espansione a livello di piccole e piccolissime imprese. Un elemento di grande novità che può rappresentare l'apertura di una strada utile non solo ad altre regioni, ma anche ad altri settori della vita produttiva del Paese.

Ce.Au.

( 21 maggio 2021 )