Non è un momento semplice per il mercato dei libri. I dati si rincorrono tra chi sostiene che si legge poco e tra chi, invece, ritiene che si stampano troppe opere che dovrebbero restare nei cassetti di chi le scrive. Intanto a farne le spese sono proprio le librerie e chi ci lavora perché sono sempre più in bilico. E se a soffrire è una tra le più importanti catene di vendita di prodotti editoriali, musicali e cartoleria come Feltrinelli allora la faccenda diventa seria. A fronte di un significativo calo di vendite, in particolare nel settore musicale, si è resa necessaria una riorganizzazione per evitare tagli al personale.
Vanno proprio in questa direzione le intese siglate da Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs con la direzione societaria di Librerie Fertinelli sul ricorso al contratto di solidarietà. La riduzione media dell’orario di lavoro del 27% coinvolgerà complessivamente 530 lavoratori dei 21 punti vendita Librerie Fertinelli, del punto vendita FinLibri di Casalecchio e del negozio Librerie delle Stazioni di Roma Fiumicino. ”Le intese hanno consentito di scongiurare 85 esuberi contemplandone la riduzione anche attraverso eventuali ricollocazioni - ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Elena Maria Vanelli - Il nostro auspicio è che alle politiche di sviluppo annunciate dalla direzione aziendale corrisponda la ripresa del mercato in un settore così importante per la cultura” ha concluso la sindacalista.
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