Si allunga la lista dei contratti nazionali di lavoro per i quali si è raggiunto l’accordo per il rinnovo. Nei giorni scorsi è stata la volta del Ccnl lapidei e materiali estrattivi industria, che era scaduto il 31 marzo scorso. A rinnovarlo, al termine di una lunga trattativa e in un contesto economico complicato, sono stati i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, e le parti datoriali Confindustria Marmomacchine e Anepla. Il testo risulta in vigore dal 1° aprile 2022 fino al 31 marzo 2025 e interessa oltre 30 mila addetti in 3 mila aziende. Soddisfatti i segretari nazionali delle tre sigle sindacali, Mauro Franzolini, Claudio Sottile, Tatiana Fazi: “Si tratta di una intesa positiva sotto molti punti di vista - sottolineano in un comunicato stampa i tre rappresentanti di Feneal, Filca, Fillea - che prova a dare risposte importanti dal punto di vista economico e normativo agli addetti, chiamati nei prossimi giorni ad esprimere il proprio giudizio nelle assemblee. Una delle novità rilevanti - sottolineano Franzolini, Sottile, Fazi - è l’inserimento nell’ambito del comitato paritetico bilaterale di materie attuali come la transizione energetica, il lavoro agile e le politiche di inserimento lavorativo di donne in un settore ad alta occupazione maschile. Inoltre si allegano al contratto le linee guida per facilitare nella contrattazione di 2° livello l’istituzione della banca ore solidale già prevista contrattualmente”. Interessanti le novità sul versante economico: l’incremento salariale è pari a 123 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches (40 euro dal 1° gennaio 2023, 39 euro dal 1° gennaio 2024 e 44 euro dal 1° gennaio 2025). Viene inoltre erogato un ‘bonus energia’ di 100 euro nel mese di dicembre 2022, previsto un aumento dello 0,40 sul fondo pensione integrativo Arco, e portato a 210 euro l’elemento di garanzia retributiva per le aziende che non hanno la contrattazione di 2° livello. Anche sul versante normativo sono previste importanti novità: come spiegano i segretari nazionali, “nel testo abbiamo inserito 8 ore di permesso, anche frazionabili, per l’inserimento nella scuola dell’infanzia, 6 mesi retribuiti per le donne vittime di violenza, oltre a quelli già previsti per legge, due giorni aggiuntivi per i lavoratori stranieri che dovessero recarsi all’estero per decesso di un congiunto, aumento del periodo di comporto e della retribuzione durante la malattia per i lavoratori colpiti da gravi patologie”. Aggiustamenti importanti, infine, si registrano anche sul lato sicurezza, con l’aumento di 1 Rls (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) nelle aziende tra i 101 e i 200 dipendenti e con l‘istituzione della giornata della sicurezza con attività formative e informative, puntando l’attenzione sulla formazione delle lavoratrici e lavoratori attraverso l’aumento della percentuale di lavoratori che possono assentarsi contemporaneamente dal posto di lavoro, passando dall’attuale 1,5 al 3%.

Vanni Petrelli

( 28 novembre 2022 )