Al termine di un percorso negoziale particolarmente complesso è stato raggiunto tra Asstel e Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, un'intesa per la definizione di un accordo di programma per il rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni, scaduto il 31 dicembre 2014. "Tra i punti qualificanti dell'accordo, la proroga del vigente contratto fino al 30 giugno 2018. Per quanto riguarda la dinamica salariale, mentre per il periodo il pregresso non è prevista alcuna erogazione, per il 2018 l'incremento è così distribuito: incremento dei minimi salariali, vigenti dal 1° ottobre 2014, pari a 40 euro al livello 5 della scala inquadramentale distribuito in due tranches la cui ripartizione e' 20 euro al 1° gennaio 2018 e 20 euro al 1° luglio 2018; Erogazione di un "Elemento retributivo separato" (Ers) pari a 10 euro al livello 5 della scala inquadramentale; tale importo sarà erogato in un'unica tranches al 1° luglio 2018, e non avrà effetti su elementi indiretti e differiti della retribuzione, oltre ad essere escluso dalla base di calcolo del Tfr; previsto, per il solo 2018, che le imprese dal 1° luglio 2018 mettano a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare il cui valore è stato individuato in 120 euro non riparametrati ma riproporzionati per i lavoratori a tempo parziale.
Da un punto di vista più generale, vengono individuati quattro principi che costituiranno la base del futuro rinnovo: l’impegno a rendere sempre più centrale la contrattazione di secondo livello che consenta uno scambio virtuoso tra efficienza/produttività e retribuzioni, coniugando incrementi di produttività misurabili e quote di salario, anche attraverso la valorizzazione dell’utilizzo da parte dei singoli lavoratori dei servizi welfare; definizione di un’area specifica, nel contratto, per le attività di Customer Care attraverso l’individuazione di normative e soluzioni che, nell’ottica di un continuo miglioramento della qualità del servizio, favoriscano le condizioni di sostenibilità complessiva anche rispetto a idonee condizioni di conciliazione vita-lavoro; adeguamento del contratto alle disposizioni del Testo Unico sulla rappresentanza e alle normative vigenti; sostenere l’occupabilità e la rioccupabilità delle persone.