Due giornate di sciopero l’1 e il 2 febbraio 2019 con manifestazione a Milano e Napoli per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari dopo lo strappo al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2015 e atteso da oltre 70mila addetti del settore.
La trattativa avviata nei mesi scorsi non ha sciolto i nodi rispetto, in particolare, all’aumento salariale ed ai tecnicismi connessi al cambio di appalto. Distanze anche su bilateralità, contrattazione di secondo livello, classificazione del personale e salute e sicurezza, temi sui quali i sindacati hanno presentato nelle scorse settimane una concreta proposta di riforma.
Le tre federazioni in una nota congiunta stigmatizzano il “metodo irriguardoso verso le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, non considerabile come mero tatticismo dilatorio, la cui gravità sarebbe comunque forte considerato il tempo trascorso”.
“I lavoratori subiscono gli effetti distorsivi di un mercato, quello dei servizi di sicurezza, dove proliferano contratti in dumping con tutte le conseguenze del caso - afferma la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca -, dal peggioramento delle condizioni di lavoro a quelle salariali che la definizione di una contrattazione nazionale da parte delle associazioni maggiormente rappresentative riuscirebbe invece a regolamentare”.
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