Sabato 20 aprile 2024, ore 10:50

Storia

Come cambiò l'Italia

di MAURO CEREDA

L'Italia uscita dalla seconda guerra mondiale è un Paese ridotto in macerie, da ricostruire completamente sul piano economico, sociale, politico. Il conflitto ha provocato devastazioni e una infinità di morti, lacerato il tessuto civico, ridotto milioni di famiglie in povertà. Il ventennio fascista ha lasciato in eredità ferite difficili da rimarginare, soprattutto fra chi ha subito le persecuzioni del regime. L'Italia dei mesi e degli anni successivi alla liberazione è una nazione divisa, nel mirino delle potenze vincitrici per la sua collocazione geopolitica, di spartiacque fra l'Ovest democratico e capitalista e l'Est finito sotto l'influenza sovietica. Il suo posizionamento futuro è fondamentale per i nuovi assetti internazionali. Gli anglo-americani temono che la forza dei partiti comunista e socialista, fra i principali (ma non unici) animatori della lotta resistenziale, spinga gli italiani verso l'abbraccio con Mosca. Stalin, di converso, è consapevole del peso della Democrazia Cristiana e dell'influenza esercitata dal Vaticano in un Paese profondamente cattolico. E avrà ragione. A questo periodo così complesso e controverso è dedicato un interessante e documentato libro di Alfio Caruso: “Così ricostruimmo l’Italia: 1945-1959” (Neri Pozza). Sono gli anni di De Gasperi, Togliatti e Nenni, di Papa Pio XII e Stalin, di Einaudi e Gronchi. Ma sono anche gli anni di Coppi e Bartali, del Grande Torino, di De Sica, Rossellini e Fellini, di Totò e Anna Magnani, di don Camillo e Peppone. Nei 15 capitoli del volume (uno per anno) l'autore non si limita ad analizzare le vicende politiche, le manovre di palazzo, i personaggi, i governi che si succedono e cambiano di continuo (un’abitudine mai perduta, evidentemente), ma racconta cronologicamente anche tutto ciò che avviene insieme e attorno: l’evoluzione del quadro economico, i cambiamenti nel mondo del lavoro e sindacale, i fatti di costume, gli eventi di cronaca nera, i campioni che fanno sognare con le loro imprese sportive, le tragedie collettive, la nascita della televisione e di programmi che resteranno nella memoria, il boom del cinema e delle canzonette, la crescita dei consumi con l'arrivo sul mercato di prodotti che fanno "status", a cominciare da nuovi modelli di auto e moto a portata anche delle tasche di operai e impiegati. Ecco allora una sintetica selezione degli eventi e delle figure che hanno contraddistinto ogni singolo anno. 1945: De Gasperi forma il primo Governo dell’Italia post bellica che include tutte le forze antifasciste; riparte il campionato di calcio; “Roma città aperta” inaugura al cinema il neorealismo. 1946: la Repubblica supera la Monarchia nel referendum sulla forma del futuro Stato; riapre il Teatro alla Scala di Milano; il Giro d’Italia torna sulle strade per la gioia degli appassionati di ciclismo; la Piaggio mette sul mercato la Vespa; va in scena il concorso di Miss Italia. 1947: viene varata la Costituzione; il bandito Giuliano fa strage fra la folla che manifesta contro i latifondisti a Portella delle ginestre; nasce il premio letterario Strega. 1948: le elezioni più drammatiche della storia repubblicana decretano la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte popolare che riunisce comunisti e socialisti; viene firmato il piano Marshall, che impegna gli americani a sostenere con aiuti concreti la nuova Italia; un attentato a Togliatti rischia di provocare la guerra civile; va in edicola il primo numero di Tex. 1949: l’aereo del Grande Torino si schianta sulla collina di Superga: è una tragedia nazionale; l’Italia aderisce alla Nato; Coppi vince Giro e Tour; sale alla ribalta un comico napoletano: Totò. 1950: Pio XII proclama l’Anno Santo; viene fondata la Cisl; si inaugura il campionato automobilistico di Formula 1; nasce la Cassa del Mezzogiorno. 1951: a San Remo va in scena il primo festival della canzone italiana; il Polesine è devastato dall’alluvione del Po; va in onda il primo telegiornale della Rai. 1952: nasce l’Eni di Enrico Mattei, la via italiana al petrolio; Alberto Ascari su Ferrari diventa campione del mondo di Formula 1. 1953: esce al cinema “Pane, amore e fantasia” con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida; l’Ungheria travolge l’Italia nel nuovo stadio Olimpico di Roma; viene varata la cosiddetta “legge truffa” per l’assegnazione dei seggi elettorali. 1954: la Rai inizia ufficialmente le trasmissioni; muore De Gasperi; una spedizione alpinistica italiana raggiunge la cima del K2. 1955: la Fiat lancia sul mercato la 600; debutta “Lascia o raddoppia?”, il quiz condotto da Mike Bongiorno che incolla il pubblico al televisore. 1956: il transatlantico Andrea Doria naufraga nell’Oceano Atlantico; 136 emigrati italiani muoiono nell’incendio di una miniera in Belgio a Marcinelle. 1957: va in onda la prima puntata di Carosello; arriva sul mercato la Fiat 500; apre a Milano il primo supermercato; le fabbriche del nord attraggono milioni di lavoratori dal sud. 1958: muore Pio XII, gli succede Angelo Roncalli, che prende il nome di Giovanni XXIII, il “Papa buono”. 1959: il nuovo Papa annuncia l’indizione del Concilio vaticano II; Federico Fellini comincia a lavorare ad un film che segnerà un’epoca: “La dolce vita”. L’Italia entra nel miracolo economico.

 

 

 

 

 

( 26 febbraio 2021 )

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