Martedì 16 aprile 2024, ore 11:48

Libri

Le selve dantesche

di STEFANO CAZZATO

Partendo dal presupposto che “ gli aspetti botanici nelle opere dantesche siano stati spesso tralasciati, privilegiando quelli storici, filosofici, allegorici, religiosi, sociali e letterari”, Angelo Manitta, fondatore della rivista “ Il Convivio” e autore di numerosi saggi, ha inteso colmare questo vuoto realizzando una trilogia che comprende due volumi già pubblicati (“ La botanica di Dante. Piante erbacee nella Commedia”, 2021 e “ Dante e la botanica della selva oscura”, 2022) e uno da pubblicare dedicato agli aspetti agricoli.

Con questo secondo volume, ancora più del primo, si entra a pieno nel regime della metafora, non fosse altro che se c’è un’immagine da usare come sineddoche dell’intera Commedia questa è proprio quella della selva.

Anche se, come ci fanno capire queste pagine, le selve dantesche sono tante e tutte da attraversare e da esplorare, se si vuole entrare nello spirito della Commedia, opera che riflette sulla caduta dell’uomo ma anche sulla sua possibilità di redenzione.

C’è una selva del peccato, quella più nota e citata, e c’è una selva dell’Eden, la foresta di cui si parla “ in particolare nei canti XXVIII e XXIX del Purgatorio”.

Lì prevale lo smarrimento, l’oscurità, la paura, qui, nel giardino, la luce, il ritrovamento, la rinascita, rispettivamente atmosfere di pericolo e di serenità connotate da due diversi tipi di flora e di fauna, a seconda del sentimento che il poeta ha voluto suscitare nel lettore. E che, ancora oggi, continua a suscitare.

Ma questo non è, e non vuole essere, un trattato di botanica, un manuale di tassonomia, benché sia ricchissimo di informazioni sul bosco e sul sottobosco: le piante arboree, come quelle erbacee nel volume precedente, sono piuttosto veicoli di quell’immenso universo dantesco che spazia dalla storia all’ecologia, dalla mitologia alla religione, dalla scienza alla filosofia, dall’etica alla politica. Ed è in questo universo, a sua volta un’altra selva, che Manitta ci fa entrare in modo non convenzionale attraverso le chiavi del simbolo e dell’allegoria.

Angelo Manitta, Dante e la botanica della selva oscura. Piante arboree nella Commedia, Il Convivio Editore, 2022, pp. 405, euro 25.00

( 19 maggio 2022 )

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