Pasqua significa “passaggio” in ebraico, e celebra l’esodo del popolo eletto dall’Egitto alla Terra Promessa. Ma nella tradizione cristiana la festa di primavera si associa al risorgere del Cristo dal martirio della croce. È il nuovo inizio, che mai come oggi torna di buon auspicio quando la tenebra del Covid-19, che avvolge da oltre un anno l’intero orbe terracqueo. E se resurrezione vi sarà per la specie umana, come sarà la prospettiva epocale che vi farà seguito?
Bisogna riandare all’appello del C40, il comitato dei sindaci delle principali città del mondo, guidati da quello di Los Angeles, Eric Garcetti. Responsabili diretti dei rispettivi territori, e quindi amministratori di prossimità, allargano la visuale, ed avvertono che questa sorta di start-up planetaria «non dovrebbe tradursi in un ritorno alla vita di sempre, perché viviamo in un mondo che va incontro a un surriscaldamento di 3 C o più», e bisogna «sfruttare la ripresa dalla crisi provocata dal Covid-19 per costruire una società migliore, più sostenibile e più giusta»