Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice infaticabile, torna in libreria a distanza di pochi mesi dalla sua ultima pubblicazione “Lena & il Moro”, con “Colette. Un sogno audace”. Un libro accattivante e fresco, che inaugura la collana di romanzi Femminile Singolare della casa editrice Morellini, dedicata a vite vere di donne, biografie femminili, in parte romanzate, adatte sicuramente ad una lettura estiva. La Sipos non si smentisce neppure con quest’ultima opera, mostrando la sua capacità di scrutare l’animo umano, rimanendo fedele alla storia dei suoi personaggi. In modo fluido e coinvolgente la scrittrice ci racconta la storia vera di Sidonie Gabrielle Colette, permettendosi qualche licenza letteraria grazie alla scelta quale voce narrante della figlia della protagonista, Colette de Jouvenel, che con la madre non aveva certo un rapporto idilliaco. La biografia risulta così interessante ed avvincente, poiché non si limita ad un mero elenco di date ed eventi, ma è, nella sua struttura cronologica, arricchita da riflessioni ed aneddoti che concorrono a delineare il carattere forte e volitivo del personaggio con i suoi pregi e difetti, proprio come solo una figlia sa cogliere. Icona della libertà femminile francese, femme fatale, scrittrice, giornalista, attrice, commediografa, imprenditrice, insignita a diverse onorificenze accademiche come Grande Ufficiale della Legion d’onore, presidente dell’Accademia Goncourt, Colette fu una figura che fece molto parlare nella Francia dei primi anni del ‘900. Approdata per caso alla scrittura, mai pienamente consapevole della sua bravura, scrisse oltre 60 romanzi inizialmente con lo pseudonimo di Willy, (nome del primo marito che ne voleva sfruttare fino in fondo i diritti d’autore) e poi, rivendicandone la paternità, usando il proprio nome di battesimo.
Trasferendo nei suoi romanzi in modo indiretto le sue esperienze di vita e d’amore di lei si può ben dire che “fece della sua vita un’arte e dell’arte la sua vita”. Il passaggio dalla scrittura al giornalismo, che praticò con professionalità e abilità, fu per lei
breve, grazie soprattutto agli ambienti frequentati dai suoi tre mariti. La sua esistenza fu caratterizzata da una grande forza di volontà e determinazione che la portarono ai vertici della letteratura francese in un periodo in cui guerre e scontri sociali tenevano in scacco il paese. Amica e ammirata da scrittori e letterati autorevoli, affrontò sempre nuove sfide combattendo contro i pregiudizi, le convenzioni e le regole del suo tempo in nome della passione e dell’amore, tanto da vivere e sollevare, con i suoi atteggiamenti trasgressivi, frequenti scandali intorno a sé. Insomma, quello che ci descrive la Sipos sembrerebbe un personaggio più della nostra epoca che della Francia del Novecento. Una donna la cui vita non ha nulla da invidiare alle eroine dei suoi romanzi, come dice la nostra autrice “... libera. Pioniera, insomma,” che “ Sognava di essere padrona di sé, in anticipo di due secoli sui suoi tempi”.