Sono 21 i borghi scelti dalle Regioni come progetti pilota per realizzare la misura contenuta nel Pnrr che prevede la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono. Sono stati presentati, inoltre, progetti per il rilancio di 250 borghi previsto dal Pnrr. Due, quindi, le linee di azione con 420 milioni di euro per i 21 borghi scelti e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni. Linee d'azione illustrate dal ministro della Cultura Franceschini. Sugli oltre 5 mila comuni elegibili in quanto di popolazione inferiore ai 5.000 abitanti ben 1.791 hanno presentato la scheda progettuale, nonostante i tempi ristretti per organizzare la proposta. Un piccolo comune su tre si è attivato, e questo rappresenta già un successo determinato anche dall'azione di accompagnamento del Comitato Nazionale Borghi, istituito nell'ottobre dello scorso anno da Franceschini e composto dai delegati di diversi Ministeri, dell’Anci, della Conferenza delle Regioni e dal variegato mondo delle associazioni, con un importante ruolo svolto dal Touring Club Italiano.
L’obiettivo del piano Borghi previsto dal Pnrr, ha spiegato Franceschini, ”è quello di creare una crescita sostenibile e di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale”. Sul Pnrr ”dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”, ha assicurato il Ministro.
I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storico artistico di questi luoghi meravigliosi ma anche l'individuazione di una vocazione specifica. ”Chi ha responsabilità amministrative, politiche e di governo - sottolinea Franceschini - deve capire la direzione da prendere e iniziare processi di cambiamento. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro. È una grande sfida e credo che sia solo l’inizio: se questo meccanismo funzionerà e questi luoghi rifioriranno e si ripopoleranno, credo che non ci si fermerà più”.
I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del Pnrr; l’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
Verrà in seguito indetto un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della seconda linea di azione.
Giampiero Guadagni