"L'appello di Papa Francesco durante il suo incontro con gli studenti dell'Università di Roma Tre deve diventare un ulteriore stimolo per i Governi europei, per le nostre istituzioni ed anche per le parti sociali per assumere il tema della disoccupazione giovanile come la priorità delle politiche economiche e di inclusione sociale". Lo scrive la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in una lettera inviata all'Unità. "Come si può pensare che paesi sviluppati abbiano una disoccupazione giovanile così forte?" E' stata questa la dura condanna del Pontefice nei confronti di chi continua a sottovalutare oggi il disagio, il senso di sfiducia e solitudine di milioni di giovani europei. "Senza un lavoro stabile e dignitoso - sottolinea Furlan - non c'è futuro per questa Europa, già dilaniata dai venti nazionalistici e dai populismi striscianti. L'Europa deve rimettere al centro i temi della crescita e dello sviluppo, le condizioni necessarie per creare lavoro e dare risposte ai tanti giovani che appaiono oggi smarriti, delusi ed in balia spesso di ideologie sbagliate e pericolose, come ha ricordato ieri Papa Francesco. Per questo la Cisl predisporrà nelle prossime settimane un vero e proprio "Manifesto per l'Europa", in vista del vertice di primavera e della ricorrenza dei 60 anni dei Trattati di Roma, per sollecitare ai Governi europei un colpo d'ala capace di riaprire l'orizzonte dell'integrazione economica e politica, prima che sia troppo tardi".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)