A marzo 2017 sono arrivate all'Inps richieste di cassa integrazione per 39,1 milioni di ore con un aumento del 10,4% rispetto a febbraio e una riduzione del 25,6% rispetto a marzo 2016. Lo rileva l'Inps nell'Osservatorio sulla cassa integrazione pubblicato oggi.
Tra gennaio e marzo sono stati chiesti all'Istituto 105,1 milioni di ore di cassa a fronte dei 169,7 dei primi tre mesi 2016 (-38%). A febbraio sono arrivate all'Istituto 104.996 domande di indennità di disoccupazione tra Aspi, MiniAspi, mobilità e Naspi con un calo dell'1,7% rispetto a febbraio 2016. Nei primi due mesi del 2017 le richieste di disoccupazione sono state 269.525 con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. In dettaglio le ore di cig ordinaria autorizzate sono state 10,6 milioni contro i 17,4 milioni del 2016, con un calo quindi del 39,2%. In particolare, segnala l'Inps, la variazione tendenziale è stata pari a -46,5% nel settore Industria e -4,2% nel settore Edilizia.
Quanto alla cassa straordinaria (cigs) le ore autorizzate a marzo 2017 sono state pari a 22,1 milioni, registrando una diminuzione pari al 28,0% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, che registrava 30,8 milioni di ore autorizzate. Rispetto a febbraio invece si registra una variazione congiunturale pari al +2,7%. Infine per gli interventi in deroga sono stati pari a 6,3 milioni di ore autorizzate con un incremento del 44,8% se raffrontati con marzo 2016, mese nel quale erano state autorizzate 4,4 milioni di ore. Si tratta quindi di un incremento del 72,7%.
Altro dato positivo: la produzione delle costruzioni è in crescita a febbraio 2017. L’Istat registra, rispetto al mese precedente, un aumento del 4,6%, che porta a recuperare "totalmente la flessione di gennaio" e, su base annua, c’è un incremento dell’1,6% nei dati corretti per gli effetti di calendario. I dati grezzi mostrano invece un calo del 2,6% dovuto alla differenza di giorni lavorativi (20 contro i 21 di febbraio 2016). Sempre a febbraio 2017, gli indici di costo del settore diminuiscono, rispetto al mese precedente, dello 0,2% per il fabbricato residenziale e dello 0,3% per il tronco stradale, sia per quello con tratto in galleria sia per quello senza tratto in galleria. Su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano dello 0,3% per il fabbricato residenziale, dello 0,6% per il tronco stradale con tratto in galleria e dell’1,1% per quello senza tratto in galleria. Il contributo maggiore all’aumento tendenziale del costo di costruzione è da attribuire all’incremento dei costi dei materiali.