A marzo il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 15,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.302,3 miliardi. Si tratta di un nuovo record dopo i 2.300 miliardi segnati in luglio. L'incremento è dovuto al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (20,1 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (3,5 miliardi, a 44,8; erano 54,6 miliardi a marzo 2017). Lo comunica Bankitalia nel fascicolo "Finanza pubblica, fabbisogno e debito".
Sempre a marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,5 miliardi, pressoché invariate al livello dello stesso mese del 2017. Nel primo trimestre 2018 le entrate tributarie sono state pari a 91,7 miliardi, risultando sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto di alcune disomogeneità contabili, si può stimare che le entrate tributarie siano aumentate.
Una dato, quello di Bankitalia che non poteva passare inosservato. "E' chiaro che l'approccio alla formazione del nuovo Governo e l'approccio rispetto alla stabilità finanziaria deve essere quello di rimanere nel corso attuale, riducendo gradualmente il deficit e riducendo gradualmente il debito pubblico", ha chiarito il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, parlando dell'Italia e precisando che la Commissione raccomanderà di ridurre debito e deficit e di "mantenere gli impegni europei" così come richiesto anche dal capo dello Stato Sergio Mattarella.
Ue, speriamo non cambi politica migratoria - "Speriamo" che col nuovo governo in Italia "non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria". Così il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos ha risposto ad una domanda. Avramopoulos è tornato anche a lodare l'Italia per quanto fatto, ricordando, tra l'altro, che il Paese è tra gli Stati che hanno il maggior sostegno da Bruxelles.