A settembre l'Italia registra un surplus commerciale di 4 miliardi, in crescita rispetto ai 3,7 miliardi di settembre 2016. Lo comunica l'Istat. Rispetto al mese precedente - si legge nella nota - a settembre si registra una diminuzione sia per le importazioni (-4,4%) sia, in misura più contenuta, per le esportazioni (-0,7%)".
Inoltre l'Istat segnala una "crescita tendenziale dell'export (+5,7%)" che "riguarda sia l'area extra Ue (+8,1%) sia, in misura minore, i paesi Ue (+4,0%); l'aumento dell'import (+5,5%) è determinato dall'espansione degli acquisti da entrambe le aree di sbocco (+6,0% per l'area Ue e +4,7% per l'area extra Ue)". Rispetto al mese precedente, a settembre 2017 si registra una diminuzione sia per le importazioni (-4,4%) sia, in misura più contenuta, per le esportazioni (-0,7%).
Il calo congiunturale dei flussi commerciali segue forti incrementi registrati ad agosto, e si concentra su acquisti e vendite da e verso i paesi Ue. La lieve contrazione mensile dell'export è la sintesi della flessione delle vendite verso i mercati Ue (-2,8%) e dell'aumento di quelle dell'area extra Ue (+1,9%). Solo i prodotti energetici (+5,2%) e i beni di consumo non durevoli (+0,7%) sono in espansione. Nel trimestre luglio-settembre 2017, si rileva una crescita congiunturale delle esportazioni dell'1,1%, che coinvolge sia l'area extra Ue (+1,2%) sia l'area Ue (+1,0%). Nello stesso periodo l'import cresce dello 0,8%.
A settembre 2017 la crescita tendenziale dell'export si mantiene ampiamente positiva (+5,7%) e riguarda sia l'area extra Ue (+8,1%) sia, in misura minore, i paesi Ue (+4,0%); l'aumento dell'import (+5,5%) è determinato dall'espansione degli acquisti da entrambe le aree di sbocco (+6,0% per l'area Ue e +4,7% per l'area extra Ue).
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell'export, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+16,7%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+13,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,6%), articoli in pelle e simili, escluso abbigliamento (+6,6%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,5%). Rispetto ai principali mercati di sbocco, si segnala la marcata crescita tendenziale delle esportazioni verso Spagna (+10,5%) e Stati Uniti (+8,3%). A settembre 2017 il surplus commerciale è di 4,0 miliardi (+3,7 miliardi a settembre 2016).
Nei primi nove mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge 32,4 miliardi (+57,1 miliardi al netto dei prodotti energetici) con una crescita sostenuta sia per l'export (+7,3%) sia per l'import (+9,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel mese di settembre 2017 l'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto a settembre 2016. L'aumento tendenziale dei prezzi all'importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l'indice rimane invariato in termini congiunturali e aumenta dell'1,1% in termini tendenziali.
I dati Istat sono colti dalla Coldiretti per ribadire che sarà È ecord storico per il Made in Italy agroalimentare all'estero con le esportazioni che superano per la prima volta i 40 miliardi di euro nel 2017 per effetto di una crescita del 7%. È quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi a commercio estero neri primi nove mesi. Quasi i due terzi delle esportazioni agroalimentare - sottolinea l'associazione - interessano i Paesi dell'Unione Europea, ma gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato dell''Italian food' fuori dai confini dall'Unione e il terzo in termini generali dopo Germania e Francia e prima della Gran Bretagna.