Martedì 16 aprile 2024, ore 22:37

Economia

False coop, oltraggio alla dignità del lavoro

di Giampiero Guadagni

Presidente Gardini, sta per chiudersi una legislatura intervenuta sul versante del lavoro con il Jobs Act e con la decontribuzione per i  neoassunti. Qual è il giudizio di Confcooperative e quali sono le vostre richieste alle forze politiche in vista del voto del 4 marzo?

Il Paese ha bisogno di stabilità politica e di programmi che non vengano stravolti a ogni stagione o più volte nella stessa stagione. Necessita di una terapia d’urto dal punto di vista economico e culturale. Aumentare gli investimenti in formazione e ricerca, continuare in un’opera di detassazione robusta e permanente del costo del lavoro (percorso intrapreso in questa legislatura). Sono queste alcune delle misure più urgenti da adottare. Non sono una ricetta di questa o di quella forza politica, ma è un dovere della politica nei confronti del Paese e dei nostri figli. Bisogna rimettere al centro le politiche per la famiglia che scontano troppe fragilità nell’assistenza a minori e anziani.

Il rilancio del lavoro passa anche dal ripristino della sua dignità e della legalità. Ad esempio nella battaglia che vede Confcooperative e l’Alleanza delle Cooperative, insieme ai sindacati, in trincea contro lo sfruttamento imposto da false cooperative. In questo va considerata  un simbolo la vicenda dei lavoratori di Castelfrigo, l’azienda emiliana di lavorazione e commercio delle carni. Come giudica i recenti sviluppi di questa vicenda?

Ci sono due emergenze. La prima, la più evidente, è la soluzione del tavolo di crisi occupazionale legato alle sorti dei lavoratori licenziati. La seconda emergenza è più profonda. Ed è legata al fenomeno delle false cooperative. un oltraggio alla legalità nel lavoro e alla dignità umana dei lavoratori. È quel fenomeno che va aggredito e stroncato altrimenti avremo altre mille Castelfrigo che è la punta di un iceberg. Un faro che non va spento, perché accende i riflettori sul fenomeno delle false cooperative, imprese fantasma che sfuggono ai controlli, sfruttano 100.000 lavoratori ed estromettono dal mercato le tante cooperative che operano legalmente e rischiano di morire di legalità. Danno economico e di immagine enorme a cui è ora di porre fine. Sono troppe le false cooperative che hanno vita breve e vengono costituite ad hoc per eludere ogni controllo. È la moneta cattiva che scaccia la buona. Serve una regia unica tra ispettori del lavoro e forze dell'ordine, perché è inutile ignorarlo: dietro le cooperative illegali si nasconde la criminalità organizzata che sfrutta le potenzialità di un business che sta crescendo in modo esponenziale da anni. Questo tipo di dumping è la peggiore concorrenza sleale che esiste sul mercato. Confcooperative, Legacoop e Agci con Cgil, Cisl, Uil, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero del Lavoro nel 2007 hanno siglato l’Avviso Comune che ha dato vita agli osservatori provinciali per indirizzare i controlli e stanare le false cooperative. L’Alleanza delle Cooperative si è impegnata nella raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative: oltre 100 mila firme per un ddl che ha visto un iter in Parlamento lungo 18 mesi. Le misure principali sono state assorbite in manovra: cancellazione dall’albo delle cooperative non revisionate e abolizione dell’amministratore unico. La nostra battaglia alle false coop, continuerà anche nella prossima legislatura.

Recentemente un focus Confcooperative-Censis  su Imprese 4.0 ha messo in luce come la mancanza di competenze rischi di rallentare la crescita della parte più dinamica dell’economia italiana. Cosa fare  per invertire la tendenza?

Ripartire dalla formazione, che non è una spesa ma un investimento. La media europea vede investimenti in formazione per il 10,8% dei lavoratori, noi siamo distanti con l’8,3%. I numeri parlano chiaro. Dobbiamo fare di più, perché il futuro è oggi e le nuove linee di sviluppo sono già ampiamente tracciate. Le persone più qualificate saranno quelle che potranno cogliere le opportunità del 4.0. Questo ci deve portare a un investimento straordinario in formazione e innovazione perché tutti siano in condizione di capitalizzare le opportunità. Siamo per un 4.0 dal volto umano che non lasci indietro nessuno. La spinta all’innovazione ha aperto nuovi spazi di opportunità alle imprese, generando l’offerta di prodotti e servizi inediti e decretando la nascita di nuovi profili professionali e nuove competenze in grado di interpretare i potenziali (mai così ampi e inattesi) di sviluppo e di cambiamento.

Due anni fa Cgil Cisl e Uil  hanno siglato con le centrali cooperative il Testo Unico sulla rappresentanza. Che contributo questo accordo ha offerto al mondo della cooperazione e alla tutela dei lavoratori?

Un contributo importante. L'accordo apre un nuovo tavolo tra cooperazione e sindacato per affrontare in modo congiunto i temi relativi a un innovativo sistema di relazioni industriali. L’intesa favorisce l'incremento di produttività e i benefici fiscali contenuti nella legge di stabilità 2016 prevedendo accordi territoriali applicabili anche in quelle realtà aziendali senza rappresentanze sindacali e contrattazioni specifiche.

Quali altri sviluppi sono ipotizzabili nei rapporti tra sindacati confederali e mondo della cooperazione?

Dobbiamo concorrere tutti a un salto di qualità. La rappresentanza deve evolvere. Non va persa di vista la più ampia visione del bene comune, la rappresentazione degli interessi collettivi, in una fase in cui, la politica, dopo il venir meno dei partiti di massa, non sembra avere ancora la tempestiva sensibilità di ascolto e di risposta ai bisogni di persone, imprese e territori. È in questo quadro che dobbiamo vedere e realizzare un nuovo ruolo dei corpi intermedi necessari a favorire la coesione sociale e a mobilitare le migliori energie imprenditoriali, civili e morali della società italiana per invertire la tendenza negativa della frammentazione. Il paese e le imprese hanno bisogno di risposte. E noi dobbiamo disegnare percorsi di sviluppo, di legalità nel lavoro e di dignità e benessere per i lavoratori.

L'intervista e altri approfondimenti domani su Conquiste tabloid

( 16 gennaio 2018 )

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