La ripresa dell’economia italiana c’è ma appare stentata. E la prospettiva, almeno nel medio periodo, non sembra molto esaltante.
I dati dell’Istat di oggi danno il fatturato dell’industria in crescita a febbraio dello 0,4% su base mensile, ma in calo dello 0,9% rispetto a febbraio 2014. L’aumento congiunturale riguarda soprattutto il mercato estero (+0,6%) che cresce anche su base annua (+0,8%) e in misura inferiore il mercato interno (+0,2%).
Aumentano anche gli ordini (+0,8% su mese, +2% anno). Rispetto a gennaio il fatturato è in crescita per l’energia (+4,8%) e per i beni strumentali (+1,6%), mentre vede flessioni per i beni intermedi e per i beni di consumo (-0,6% per entrambi). Quanto al confronto con lo stesso mese del 2014, le variazioni positive più significative sono nel fatturato della fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,0%) e di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+4,7%) e nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%). Le variazioni negative più marcate si rilevano, invece, nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-20,6%), nelle attività estrattive (-12,0%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-6,4%).
Le vendite al dettaglio, però, sempre a febbraio diminuiscono dello 0,2% rispetto a gennaio, e crescono dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2014. Ad aumentare, in particolare, sono le vendite nella grande distribuzione (+0,8% sull’anno) mentre calano quelle nei piccoli negozi (-0,5%).
L’unico settore che tira bene è quello dell’auto, con un fatturato in crescita a febbraio del 32,6% rispetto allo stesso mese del 2014 mettendo a segno il quinto aumento a due cifre consecutivo (da ottobre 2014) e con ordinativi che vedono un’importante variazione positiva (+33% sull’anno).