Sarà una decontribuzione strutturale del 50% degli oneri previdenziali quella che i giovani potranno utilizzare per tre anni in caso di assunzione a tempo indeterminato. È il ministro del lavoro Giuliano Poletti ieri sera al termine dell’incontro con Cgil Cisl e Uil a disegnare la bozza di intervento al centro del tavolo di confronto.
Ancora non è però stata individuata la platea dei giovani interessati, l’età da cui decorrerebbe la decontribuzione, così come ancora da approfondire resta il tetto dell'incentivo. ”L'intervento sarà strutturale perché accompagnerà sempre i giovani individuati per tre anni”. Poletti respinge l'eventualità che si configuri una ”bolla” di licenziamenti al termine del triennio. ”Prevederemo una norma che blocchi i licenziamenti scorretti di questo tipo”. Al tavolo anche la possibilità di far partire l'assegno di ricollocazione in maniera strutturale; e di utilizzare l'assegno di ricollocazione nell’ambito delle crisi aziendali anticipandone l'uso: ora può chiederlo chi è in regime di Naspi, Poletti ipotizza di attivarlo anche in relazione alla cig, a seguito di un accordo tra le parti. Il governo ha inoltre l'obiettivo di raggiungere presto un accordo politico-istituzionale tra presidenza del Consiglio e Regioni per poter realizzare il rafforzamento dei centri dell'impiego con 1.600 persone e indicare i livelli essenziali delle prestazioni. L'intesa dovrà quindi precisare le competenze e la ripartizione degli oneri nonché il passaggio del personale.
(Altro servizio di Carlo D'Onofrio domani su Conquiste Tabloid)