Giovedì 25 aprile 2024, ore 2:30

Conti pubblici

Il Def è pronto. Possibile via libera dal Cdm anche in settimana

E' pressoché pronto il Documento di economia e finanza a politiche invariate. Lo confermano fonti parlamentari, dalle quali si apprende di un colloquio, questa mattina, tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il Consiglio dei ministri per il varo del Def dovrebbe riunirsi questa settimana (c'è chi ipotizza giovedì, ma non c'è ancora alcuna convocazione) o la prossima, anche in relazione all'andamento delle consultazioni per la formazione del nuovo governo.

Il Tesoro ha promesso un significativo calo del debito pubblico da quest’anno in poi e probabilmente la riduzione sarà indicata esplicitamente nel Def in arrivo a breve. Ma al momento l’Italia, con il suo 131,8% del Pil certificato, dopo l’Istat, anche da Eurostat per il 2017, è seconda in Europa solo alla Grecia.

Più efficienti di noi sono stati il Portogallo, il Belgio e anche la Spagna, arrivata a meno del 100%. Lo scorso anno un piccolo miglioramento in realtà c’è stato, anche perchè la spesa per interessi, sia pure al netto degli swap sui derivati, è diminuita di 800 milioni di euro. Le cose sarebbero andate anche meglio se non fosse stato contabilizzato in debito l’intervento di salvataggio delle banche in crisi. Nonostante questo impatto, l’Italia ha peraltro fatto meglio, per quanto quasi impercettibilmente, anche delle previsioni europee, ferme al 132,1% del Pil. Tuttavia è ancora il debito il problema principale della finanza pubblica. Sul fronte deficit, l’Italia si è infatti comportata meglio, rimanendo abbondantemente sotto il 3%.

Il prossimo Def, che riporterà solo la fotografia tendenziale a legislazione vigente, ne indicherà a partire dal 2019 una drastica riduzione, legata agli aumenti Iva che, senza un intervento politico ad hoc, scatteranno inevitabilmente. I rialzi dell’imposta e, in minore misura, delle accise, pari complessivamente a 12,5 miliardi nel 2019 e a 19,1 miliardi nel 2020, sono infatti proprio quello di cui i conti necessitano per avvicinarsi nei tempi stabiliti al pareggio di bilancio. Toccherà al prossimo governo decidere se e come disinnescarle. Questo di governo si limiterà invece a raccontare nel prossimo Documento di economia e finanza quanto fatto finora, sul fronte del consolidamento dei conti e delle riforme. E traccerà appunto il quadro macroeconomico attuale. I tempi per la presentazione dovrebbero essere ormai stretti, probabilmente giovedì ma, tra Palazzo Chigi e Ministero dell’Economia, una decisione definitiva ancora non è stata presa. Dopo il ponte il governo dovrebbe convocare un consiglio dei ministri ma non è ancora scontato che il

Def rientri nell’ordine del giorno. I prossimi due giorni saranno infatti decisivi per capire se il presidente della Camera, Roberto Fico, a cui il presidente Mattarella ha appena conferito un incarico esplorativo, sarà più fortunato di Elisabetta Casellati riuscirà a trovare la quadra con il Pd.

( 24 aprile 2018 )

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