La cifra più importante del programma di bilancio italiano pubblicato ieri dalla Commissione è a pagina 35, e recita -1,6%. È il deficit strutturale del 2017, cioè il risultato del bilancio pubblico al netto delle misure una tantum, e si trova quattro decimali sopra l'1,2% di quest'anno. La trattativa con Bruxelles si concentrerà qui. Il ministro Padoan: la Ue valuterà, ma siamo in regola; crescita e tagli alle tasse permanenti, "nessuna mancia". Quello dell'Italia "è un caso complicato, difficile" ma c'è "la volontà di mantenere aperto il dialogo e trovare un accordo". Così fonti della Commissione europea sulla partita aperta sulla manovra 2017. "Abbiamo delle regole da rispettare e non si può dare luce verde a qualsiasi cifra", hanno aggiunto le fonti. "Stiamo valutando fino a che punto possiamo considerare 'eccezionali' alcune spese e realistici i gettiti previsti da alcune misure". Comunque il clima dei rapporti Bruxelles-Roma è "sereno e costruttivo".
Nel documento, il Draft Budgetary Plan, arrivato a Bruxelles e pubblicato sul sito della commissione Ue, si conferma la stima di una crescita del Pil 1% nel 2017 e la scelta di alzare il deficit fino al 2,3% rispetto al 2% indicato nella nota di aggiornamento del Def. I numeri che l'Italia ha presentato a Bruxelles - ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan parlando a Uno Mattina - ''andranno valutati ma a nostro avviso siamo in regola'' perché il deficit continua a scendere. sottolineando che con la Ue c'è ''un rapporto con la commissione Ue che è molto positivo, continuo''. Padoan ha difeso la legge di bilancio: "nessun condono", ha puntualizzato, riferendosi a Equitalia e voluntary bis.
Verso l'ok a ricomprendere nella rottamazione delle cartelle fiscali anche le multe e l'Iva non versata. Lo confermano fonti di governo. C'è la volontà politica di inserirle - si spiega - e dalle verifiche in corso non sembra ci siano problemi né per i Comuni (che già ora non postano a bilancio sanzioni e interessi che verrebbero eliminati) né con l'Ue: l'Iva è una tassa armonizzata a livello europeo e come tale non modificabile dai singoli Governi. Ma la rottamazione non toccherebbe le somme da versare, solo le sanzioni e gli interessi correlati.
A definire il giudizio europeo sarà dunque il dibattito sulla natura di entrate e uscite, che ha un aspetto filosofico ma si gioca su un terreno politico. Da Bruxelles fanno sapere che il caso italiano è "difficile", ma che il dialogo «rimane aperto» con la volontà di "trovare un accordo". "I numeri andranno valutati - spiega dal canto suo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - ma a nostro avviso siamo in regola» anche perché il deficit complessivo al 2,3%, messo in programma per il 2017, è «il più basso da molti anni".
“Una finanziaria di notevole portata”: così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha definito la manovra varata sabato dal governo, esprimendo il giudizio positivo del sindacato in particolare sui temi delle pensioni e della produttività, che “vanno secondo noi nel senso giusto: nel senso dell’equità” e della possibilità di incentivare la contrattazione di secondo livello e rendere “più pesanti” anche le buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici«
Se fosse confermato che per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego è a disposizione, nel triennio, circa un miliardo di euro, “è evidente che una miliardata è insufficiente”, ha confermato Annamaria Furlan, nel corso della conferenza stampa, dopo il varo della manovra, chiedendo al governo di fare “chiarezza” sullo stanziamento a disposizione. Nella presentazione della legge di bilancio si è fatto riferimento ad una cifra di “1,9 miliardi destinati a più voci: contratti pubblici, forze di sicurezza e assunzioni. Deve essere fatta chiarezza su quanto rimane per i contratti” ha affermato Furlan, sottolineando che questa è “una questione che rimane aperta”.
Ma "a chi dice che "sono solo promesse", ricordo che stiamo parlando di un disegno di legge che ha tutte le coperture", scrive il premier Matteo Renzi su Facebook a proposito della manovra approvata ieri dal governo. "C'è chi tutti i giorni si nutre di polemica e attacca, insulta, critica. E chi - sottolinea Renzi - passo dopo passo, prova a cambiare le cose. La differenza è tutta qui: fare polemica o fare politica".
"Sono curioso capire quali rilievi. L'Ue vuole discutere le nostre spese immigrazioni? Ho un'idea brillante idea: inizino a darci mano loro, mentre stanno prevalendo gli egoismi e non la solidarietà. Appena ci iniziano a dare una mano, le spese si abbasseranno". Lo dice il premier Matteo Renzi al TG1 rispondendo a chi gli chiede di possibili rilievi da parte dell'Ue sulla manovra.
"Come fanno le opposizioni a votare no? No all'aumento dei soldi per la Sanità. No alla cancellazione di Equitalia. No all'aumento dei soldi per la scuola. No alle pensioni. Non si può dire solo no. Spero che quando si arriverà in Parlamento l'opposizione possa dare almeno il suo consenso sulla Sanità e le pensioni". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Tg1.
Cambiano nel 2017 gli sgravi contributivi per le assunzioni stabili. Con la manovra ci saranno 700 milioni per finanziare gli sconti per chi assume, a livello nazionale, giovani dal percorso Garanzia Giovani e dall'alternanza scuola-lavoro, e per chi nel Mezzogiorno assume gli under 29 oppure gli over 50. Gli sconti variano, secondo la categoria, dal 100% al 50% (fino a 8.060 euro o a 4.030). Nel caso di Garanzia giovani ci sarà uno sconto, ridotto, anche per i contratti a termine sopra i 6 mesi.
Il 'sismabonus' continuerà a partire dal 50% ma potrà arrivare fino all'85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. E' questo il 'rafforzamento' dell'incentivo in arrivo con la manovra. L'agevolazione, che viene 'stabilizzata' per 5 anni fino al 2012, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre, quindi recuperare, in 5 anni anziché in 10. Le percentuali di sconto aumentano al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% dei condomini, in caso di miglioramento. Il tetto di spesa è per 96.000 euro l'anno. Il 'sismabonus' varrà dal 2017 anche per le seconde case e le attività produttive e potrà richiedere l'agevolazione anche chi si trova nella zona sismica 3 (invece delle sole 1 e 2 ad alta pericolosità). E' uno dei 'rafforzamenti' dell'incentivo in arrivo con la manovra. Tra le spese detraibili rientreranno anche quelle per la classificazione e verifica sismica. Sarà inoltre possibile cedere la detrazione sulle parti comuni dei condomini a soggetti terzi.
Quarantamila euro per appartamento, con una detrazione del 65% che può arriva al 70% se riguarda l'involucro (il cappotto) dell'edificio e al 75% se viene comprovato con certificazione il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. Sono le novità previste dall'Ecobonus per i condomini che introducono un meccanismo premiante in base ai risultati di risparmio dei consumi ottenuti. Saranno anche previsti controlli a campione. La detrazione, che prevede il recupero in 10 anni, viene stabilizzata fino al 2021.
Una manovra che lievita a 27 miliardi, che non tocca il fondo sanitario e che guarda al "merito" e "all'equità". Una manovra che serve all'Italia e che non ha sapore pre-elettorale, sottolinea Matteo Renzi illustrando le misure che saranno finanziate nel 2017 e nei prossimi anni, che proseguono nel solco tracciato fin dal 2013, il taglio delle tasse. E che lancia la sua scommessa per la crescita, che, secondo il premier, grazie a rilancio degli investimenti e spinta alla competitività consentiranno di vedere il Pil anche oltre l'1% indicato fino a qui, grazie anche ai margini di deficit che, per l'anno prossimo, è fissato al 2,3%, tre decimali (circa 5 miliardi) sopra quello programmato nell'aggiornamento del Def.
"L'Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po' meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo". Così Matteo Renzi illustrando, con le slides, la legge di bilancio. Oltre alla legge di bilancio abbiamo approvato "un dl che interviene sui fondi 2016, il famoso fondo della presidenza e interviene sull'obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo". "La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa. La manovra per il 2017 è fatta "di 6 capitoli, il più importante è la competitività" sulla quale ci sono "20 miliardi in più anni". Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm che ha varato la legge di Bilancio, citando gli interventi per Industria 4.0 e il superammortamento."