Lo spread Btp/Bund tocca quota 340 punti base, aggiornando i massimi dal marzo 2013, per poi scendere a quota 320. Il rendimento del Btp decennale segna 3,78%, un livello che non si vedeva dagli inizi del 2014. Lo spread del Btp a cinque anni è a 327, quello a due anni a 231, in entrambi i casi ai massimi dal maggio scorso. In vista del verdetto di fine mese l’agenzia di rating ricorda che "le banche italiane subiscono una maggiore pressione sui rating dal rischio sovrano". La gravità di quanto sta accadendo è fotografata da una dichiarazione degli esperti di Fitch (che entro fine mese dovrà esprimersi sui conti pubblici italiani): "L’aumento dello spread mette a rischio le banche italiane, che per finanziarsi dovranno spendere di più e ricapitalizzarsi per far fronte alla svalorizzazione dei titoli di Stato che possiedono" . In vista del verdetto di fine mese l’agenzia di rating ricorda che "le banche italiane subiscono una maggiore pressione sui rating dal rischio sovrano".
Un altro indice che sottolinea l’instabilità e la crescente sfiducia da parte della piazza finanziaria nei confronti dell’Italia è quello dell’assicurazione sul credito: i credit-default swap (cds) a cinque anni denominati in dollari, il principale strumento finanziario di assicurazione (o scommessa) sul rischio-insolvenza di un paese sovrano, volano oltre i 290 punti sui terminali Bloomberg. Si tratta dei massimi dal 2013.
IL’Europa non ci vede ancora chiaro sui conti italiani. Tanto è vero che il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ha consegnato ieri al ministro Giovanni Tria la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici italiani.
Duro il contenuto: il bilancio italiano mostra una deviazione "senza precedenti nella storia del Patto di stabilità", dovuta ad una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%, scrive la Commissione Ue nella lettera,, che sottolinea "un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto" e chiede al Governo di dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre.
Il ministro Tria ha assicurato che con le autoritá dell'Ue si aprirà un "dialogo costruttivo. "La strategia espansiva - ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, all'assemblea di Assolombarda - non é temeraria ma responsabile. Le nostre scelte non mettono a rischio i conti pubblici. Sulla manovra sono convinto - ha aggiunto - della stabilitá del nostro impianto. La riduzione programmata del rapporto debito-Pil - ha proseguito - non ci soddisfa, ma è la prima volta che si realizza. Una crescita troppo bassa non potrebbe farci uscire dal solco della crisi degli ultimi dieci anni. Una economia che non avanza abbastanza - ha aggiunto - rischia di avvitarsi".
Intanto gli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl e Uil si riuniranno lunedì prossimo per valutare il Def e la legge di Bilancio 2019 e le proposte delle tre Confederazioni per la crescita e lo sviluppo del Paese. Lo si legge in una nota nella quale si annuncia la partecipazione alla riunione dei segretari generali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Torando alla manovra, "il reddito di cittadinanza - ha ribadito il ministro dell'Economia - è una misura per consentire alle componenti più vulnerabili della nostra società di tornare a contribuire attivamente sul mercato del lavoro con un tratto chiaro: investiamo su di te se ti impegnerai. Questo patto di cittadinanza che io vedo come un investimento nel nostro capitale umano, non avrà - sottolinea - un effetto benefico su decine di migliaia di persone in condizioni di povertà inaccettabili per la settima potenza mondiale che porterà una fluidificazione dei processi di entrata del lavoro anche per le imprese". Per Tria "è proprio insieme alle imprese che il governo dovrà lavorare per garantire il successo della misura e l'effettivo inserimento nei contesti aziendali".