L’esito del voto non allarma. Almeno per ora. In attesa di sapere chi governerà, se qualcuno ci riuscirà, l’Ocse conferma per quest’anno una stima di crescita del Pil italiano a 1,5%. Confermata a 1,3% la previsione di crescita del Pil l’anno prossimo.
Migliorano inoltre le prospettive per la zona euro, che secondo l’Ocse dovrebbe registrare una crescita del Pil di 2,3% nel 2018 e di 2,1% nel 2019.
Nell’area euro, sottolinea l’Organizzazione, “politiche monetarie e fiscali accomodanti, miglioramenti nei mercati del lavoro e alti livelli di fiducia da parte di imprese e consumatori stanno contribuendo a rafforzare la domanda”. Anche gli investimenti “stanno offrendo un contributo”.
La crescita resterà solida Anche in Germania, sostenuta dall’allentamento fiscale previsto sia nel 2018 che nel 2019, e in Francia, grazie all’impatto delle ultime riforme. La crescita, aggiunge l’Ocse, “è destinata a proseguire ad un ritmo più modesto in Italia”.
Quest’anno Parigi dovrebbe mettere a segno una crescita del Pil di 2,2% contro 1,8% indicato a novembre, mentre la previsione di crescita di Berlino per il 2018 è stata alzata di un decimo a 2,4%.