Il terrorismo irrompe nelle elezioni francesi: ieri sera Karim Cheurfi, un 39enne armato di kalashnikov, ha sparato sugli Champs-Elysees a Parigi uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, prima di venire abbattuto. L'uomo era stato arrestato lo scorso febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove. Secondo i media francesi, Cheurfi era stato fermato dopo che questi aveva minacciato dei poliziotto. Gli agenti si resero conto che l'uomo non aveva rispettato i domiciliari e l'obbligo di cure psichiatriche. Il giudice responsabile dell'applicazione delle pene non ritenne però che ci fossero motivi sufficienti perché Cheurfi tornasse in carcere.
Rivendicazione dell'Isis. Hollande ha convocato per stamattina un Consiglio di difesa. Presunto complice si presenta alla polizia ad Anversa, ma per procura non c'è alcun legame con il Belgio. Fermate tre persone vicine al killer.
E' ripreso stamattina il traffico sugli Champs Elysees dopo l'attacco di ieri sera. Come previsto, e' cominciato questa mattina all'Eliseo un Consiglio di difesa convocato d'urgenza ieri sera dal presidente francese Francois Hollande.
"Nulla deve ostacolare l'appuntamento democratico", ha dichiarato il premier francese Bernard Cazeneuve.
"Non c'è al momento nessun legame" tra l'attacco a Parigi e il Belgio. Lo ha affermato la Procura federale belga, secondo quanto riporta la tv pubblica fiamminga Vrt. L'uomo presentatosi spontaneamente al commissariato ad Anversa, che ha un alibi e che nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi, è noto per casi gravi di traffico di stupefacenti ma non ha legami con il terrorismo né è noto per essere radicalizzato, riferisce la Procura.
(Servizio domani su Conquiste Tabloid di Pierpaolo Arzilla)