L'Opa di Lactalis su Parmalat si è conclusa, secondo i risultati provvisori comunicati da Equita, con la consegna di 34.365.112 azioni, pari all'1,852% del capitale sociale e al 15,11% delle azioni oggetto dell'offerta. Alla luce del risultato, il gruppo Lactalis, che ha così raggiunto l'89,594% di Parmalat, ha deciso di rinunciare alla condizione di soglia, che prevedeva il raggiungimento din una partecipazione complessiva superiore al 90%. Di conseguenza, rende noto la società francese, il prossimo 29 marzo si aprirà un nuovo periodo di adesione, che terminerò il 4 aprile, nel quale coloro che non hanno ancora consegnato le azioni avranno un'ulteriore possibilità di aderire all'offerta.
Lactalis decide che terrà nel suo portafoglio i titoli Parmalat che i soci di minoranza le hanno consegnato durante la fallimentare Opa sulla società di Collecchio, chiusa ieri senza che il gruppo francese riuscisse ad arrivare alla soglia del 90% del capitale. Tale era il livello indicato come condizione per completare l'operazione e avviare le procedure per portare via il titolo Parmalat da Piazza Affari. Se il mercato ha voltato le spalle al gruppo della famiglia Besnier, questo però ha deciso di non arrendersi. "A seguito dei risultati preliminari - viene spiegato in una nota mattutina - il Gruppo Lactalis annuncia la decisione di rinunciare alla Condizione Soglia".
Lactalis è riuscita a portarsi soltanto all'89,59% del capitale di Parmalat, che diventa l'89,7% includendo le azioni proprie: ha accettato la sua offerta da 3 euro l'1,85% dei soci di Collecchio, contro il 2,15% che serviva per completare il disegno del delisting. Una vittoria di fatto per i fondi che giudicavano insufficiente il prezzo offerto dai francesi. A questo punto, però, Lactalis ha deciso di riaprire il periodo di adesione dal 29 marzo al 4 aprile, "offrendo un'ulteriore opportunità di aderire all'Offerta a coloro che non hanno ancora consegnato le loro azioni". Di fatto, la decisione maturata significa che la famiglia Besnier preferisce comunque fare sue le azioni consegnate e incrementare quindi la sua posizione: considerando che hanno aderito 34 milioni di titoli, l'esborso sarà di oltre 100 milioni (e verrà pagato il 28 marzo, mentre gli azionisti che decideranno di aderire in questa nuova finestra di offerta verranno pagati l'11 aprile). E resta da vedere cosa accadrà nella prossima finestra di adesione, quando teoricamente potrebbero arrivare altre azioni e portare Lactalis sopra il 90% per rimettere in cantiere il delisting. Al momento, l'azione Parmalat continua a stazionare sopra i 3 euro offerti.
"Con tale decisione, Lactalis intende da un lato remunerare quegli azionisti di minoranza che hanno apprezzato il premio offerto in sede di Opa - pari a oltre il 20% rispetto alle recenti medie dei prezzi su diversi periodi antecedenti l'annuncio dell'operazione - e, dall'altro, incrementare la propria partecipazione in Parmalat", dice la nota.