A ottobre 2016 il clima di fiducia dei consumatori diminuisce per il terzo mese consecutivo, passando da 108,6 a 108. Invece, l’indice del clima di fiducia delle imprese Iesi migliora per il secondo mese passando da 101,2 a 102,4. Lo comunica l’ Istat. Per i consumatori peggiora lievemente la componente economica e calano in modo più consistente le componenti personale e corrente. Invece il clima futuro migliora per il secondo mese consecutivo riportandosi sui livelli dello scorso luglio. Per le aziende risultano in miglioramento tutti settori eccetto il commercio: la crescita è marcata nel settore dei servizi (l’indice sale da 103,7 a 106,6) e più lieve nella manifattura e nelle costruzioni (da 102,1 a 103,0 e da 125,3 a 125,8, rispettivamente). Nel commercio al dettaglio l’indice scende da 102 a 101,3.
“Le famiglie vedono con preoccupazione la situazione economica e le prospettive di crescita, e nel complesso in ottobre peggiora il clima di fiducia dei consumatori”. E' il commento del managing director di Nomisma, Andrea Goldstein, che, per quanto riguarda il dato sulle imprese, sottolinea come, a fronte di un miglioramento generalizzato della fiducia di tutti i settori imprenditoriali, "l'eccezione logica, alla luce del dato sui consumatori” sia rappresentata dal commercio.
“Due indicatori sulla situazione economica del Paese rivelano la difficoltà della domanda interna a ripartire su basi più ampie. I consumatori si aspettano nei prossimi 12 mesi da un lato un calo dei prezzi al consumo, dall'altro un aumento della disoccupazione”, conclude Goldstein.