A dieci anni dalla crisi, l'Italia è in una situazione di ritardo inaccettabile nella crescita di economia e occupazione. È quanto rileva il ministro dell'Economia Tria in audizione sulla nota al Documento di economia e finanza davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.. Che punta alla crescita e al calo del debito, spiega Tria, che si dice d'accordo col presidente della Camera sulla necessità di abbassare i toni nel confronto con Bruxelles riguardo i conti.
Parlando di una manovra 'coraggiosa ma non impavida o irresponsabile', il ministro precisa che le stime di crescita della nota al Def sono prudenziali ed 'ampiamente oltrepassabili'. Poi annuncia che ci sono spazi per la riduzione defgli aumenti dell'Iva per 5,5 miliardi nel 2020 e per 4 miliardi nel 2021.
Resta il dato di fondo: l'Italia fanalino di coda di Eurolandia. Il pil del Belpaese cresce dell'1,2% nel 2018 e dell'1% nel 2019, in calo rispetto al +1,5% del 2017. E' la crescita più bassa fra i Paesi dell'area euro, nonostante la revisione al ribasso delle stime per Germania e Francia. E' quanto emerge dalle previsioni del Fmi contenute nel World Economic Outlook.
Quanto al tasso di disoccupazione il Fmi prevede in Italia un calo dall'11,3% del 2017 al 10,8% di quest'anno. Per il 2019 si attende il 10,5%.
Il debito pubblico è atteso in calo dal 131,8% del 2017 al 130,3% del pil quest'anno e al 128,7% del pil nel 2019, scendendo al 125,1% nel 2023. Il deficit è atteso scendere dal 2,3% del 2017 all'1,7% nel 2018 e nel 2019, per attestarsi al 2,2% nel 2023.
''In Italia le passate riforme pensionistiche e del mercato del lavoro dovrebbero essere preservate e ulteriori misure andrebbero perseguite, quali una decentralizzazione della contrattazione salariale per allineare i salari con la produttivita' del lavoro a livello aziendale'', ha ribaditp nel World Economic Outlook, invitando l'Italia a preservare la riforma Fornero.
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