La fotografia sociale di Christian Tasso, con la profonda bellezza delle sue immagini, approda a Milano a riscaldare il clima di questa primavera ancora dominata dalla paura e dalla tristezza della pandemia. Con la mostra fotografica “Nessuno escluso” curata da Adelina Fùrstenberg, allestita nei locali della Sala delle Colonne della Fabbrica a Vapore dal 5 al 28 maggio, l’artista offre al pubblico l’opportunità di osservare da un punto di vista inclusivo il mondo della disabilità.
L’allestimento prodotto da Art for the world è costituito da una serie di lavori fotografici risultato di più progetti legati al tema della “diversità” vista non come un limite ma come risorsa per la società. Le fotografie di Tasso, sempre frutto di incontri intensi e personali, non si focalizzano sulle disabilità dei suoi soggetti, che, se pur evidenti, non vengono messe al centro delle immagini, in quanto la diversità non viene considerata un elemento caratterizzante dell’individuo, ma una tra le tante sue caratteristiche.
Dietro ogni immagine del giovane fotografo, nato a Macerata nel 1986, ora operativo tra l’Italia e la Svizzera, si nascondono una molteplicità di storie individuali di vite vissute nella quotidiana normalità, ma che proprio per questo diventano importanti per il contributo che portano alla società. Le fotografie scattate in oltre 15 paesi del mondo, in luoghi spesso difficili, in territori spesso in cui regna la povertà e la miseria, dai villaggi rurali sperduti alle tribù nomadi, sono tutte in bianco e nero, di grande e medio formato e scattate esclusivamente su pellicola sviluppata manualmente in camera oscura. La mostra nasce da una serie di progetti attuati a partire dal 2009 in seguito ad un incarico ricevuto da una ONG indirizzato a documentare la disabilità fisica e mentale in contesti difficili come quello dei campi profughi del Sahara occidentale. A questo primo progetto ne sono seguiti tanti altri, tutti incentrati sulle esperienze di disabilità realizzati oltre che in Italia in diversi paesi del mondo come Ecuador, Nepal, Romania, Germania, Albania, Cuba, Mongolia, Kenya, Cambogia, Paraguay, Etiopia. Una parte delle immagini fotografiche prodotte sono poi confluite in un volume pubblicato nel dicembre 2020 dal titolo “Nessuno escluso”. La mostra allestita a Milano, sintesi delle diverse esperienze fotografiche di Tasso, costituisce un utile strumento di incontro e avvicinamento all’inclusione. I volti delle persone fotografate rimangono nella mente del visitatore insieme ad un profondo interrogativo sul concetto di normalità e diversità. Due aspetti di una realtà che in fondo non presenta alcuna sostanziale differenza o confine, poiché, come dichiarava lo psichiatra Franco Basaglia ”Visto da vicino nessuno è normale”.
Nessuno escluso, Christian Tasso, Milano- Fabbrica a Vapore, 5-28 Maggio 2021