Penso che la solidarietà indichi essenzialmente il legame di ciascuno con tutti. Un’empatia che comporta la capacità di identificarsi con gli altri, in questo caso soggetti alla stessa tragedia. C’è quindi un’etica nella solidarietà che rifugge dall’egoistico “pensa a te stesso" per guardare all'altro in difficoltà. E questo vale sia a livello dei governi sia a livello individuale.
Sarebbe un bell’esempio di solidarietà togliere il brevetto ai vaccini contro il Covid per ampliarne la produzione anche in quelle nazioni che non hanno la possibilità di comprare i milioni di vaccini necessari. Così come vaccinare per primi i soggetti fragili e gli anziani.
La solidarietà si esprime pure nei gesti quotidiani, come il rispetto delle regole - mascherine, distanziamento, isolamento - il sostegno, anche semplicemente con una telefonata, ai tanti che vivono in solitudine questa necessaria reclusione, alle famiglie non più in grado di pagare affitto, mutui e bollette.
La solidarietà sociale deve cercare di mitigare le disuguaglianze che, già presenti, si sono ulteriormente aggravate, ricorrendo, per esempio, a una tassazione speciale sui grandi patrimoni, a incentivi statali, a forme di sostegno ai redditi e a capacità di creare lavoro.
Simonetta Bisi