Dopo essere scampata al voto di sfiducia del suo Parlamento, Theresa May affronta oggi un altro appuntamento campale: quello con i leader Ue, ai quali la premier britannica vorrebbe strappare l’assicurazione sulla temporaneità del cosiddetto backstop, la clausola di salvaguardia sul confine irlandese. Il backstop, in base all'intesa raggiunta tra Londra e Bruxelles, dovrebbe entrare in vigore se durante il periodo di transizione post Brexit non si dovesse raggiungere un nuovo accordo complessivo sui rapporti tra Regno Unito e Ue. Il problema è che Dublino insiste sul fatto che la clausola, così come già formulata nell'accordo sulla Brexit, non possa essere modificata. E infatti, non a caso, il primo incontro della trasferta brussellese per la May sarà con il primo ministro irlandese Leo Varadkar.
Intanto il voto della Camera dei Comuni sull’accordo raggiunto tra Londra e la Ue lo scorso novembre, che avrebbe dovuto tenersi martedì e che era stato rinviato dalla May per evitare una bocciatura, è stato ricalendarizzato al prossimo 7 gennaio. Vari deputati avevano chiesto di poter votare la prossima settimana prima della pausa parlamentare per le feste di fine anno, ma il punto non figura nel calendario pubblicato su Twitter dalla ministra per i rapporti con il Parlamento Andrea Leadsom. Il voto si terrà dunque dopo la ripresa dei lavori parlamentari e prima della data limite fissata dal governo del 21 gennaio.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)