Squilibri eccessivi del quadro macro, debito pubblico elevato e produttività debole, con un rischio di effetto contagio nei confronti degli altri paesi. Questa la fotografia del bel Paese scattata dalla Commissione europea nel suo pacchetto d'inverno del semestre europeo, in cui valuta i progressi compiuti dagli stati membri sulle priorità economiche e sociali. Nelle comunicazioni che accompagnano il Rapporto, la Commissione sostiene che l'Italia sta vivendo una fase di "squilibri eccessivi" dei conti: "debito pubblico elevato e le deboli dinamiche della produttività protratte implicano rischi con rilevanza transfrontaliera, in un contesto di livelli ancora elevati di prestiti in sofferenza e alta disoccupazione".
Rispetto a questo quadro, sostiene Bruxelles, la manovra del governo "non prevede misure efficaci per aumentare la crescita" e "comprende misure politiche che annullano elementi delle precedenti importanti riforme, in particolare nel settore delle pensioni". Quanto al reddito di cittadinanza, la Commissione europea esprime dubbi sul suo "successo" che dipenderà "dall'efficacia" del modo in cui sarà gestito.
Critiche rispedite al mittente dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Econonico e del Lavoro, Luigi Di Maio, che, a margine di un incontro con la Confartigianato, ha ribadito la tesi dell’esecutivo italiano secondo cui le misure contenute nella manovra di governo ci aiuteranno ad uscire da uno stato di crisi in cui si trova tutta l'Unione Europea. “Se la produzione industriale tedesca si ferma ne risente tutta l'Europa", ha chiosato.
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