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Eurostat

Eurozona: a sorpresa Pil +0,6% I trimestre

Accelera la crescita dell'economia dell'Eurozona nel primo trimestre, ma l'inflazione scende di nuovo sotto lo zero. Molto positivo il dato della crescita, che ha toccato lo 0,6%, la più alta da un anno a questa parte, dopo lo 0,3% dell'ultimo trimestre del 2015, e al di là delle aspettative dei mercati di uno 0,4-0,5 percento. L'attività è stata spinta dall'andamento migliore del previsto di Francia (+0,5% contro il +0,3% dell’ultimo trimestre 2015) e Spagna (+0,8%, come alla fine dello scorso anno) ed è stata superiore nella zona euro che nell'Europa a Ventotto, segno che la politica monetaria della Bce sta dando i suoi frutti. Confrontata con il primo trimestre del 2015, la crescita è stata dell'1,6 percento. Nei primi tre mesi di quest'anno, l'espansione dell'Eurozona risulta più alta di quella degli Stati Uniti (che hanno messo a segno un deludente +0,5% annualizzato) e della Gran Bretagna. Il Pil dell’area euro ha così superato per la prima volta i livelli precedenti alla crisi finanziaria.

"Occorre lavorare alla costruzione di un’Europa che possa essere vissuta dai suoi cittadini come una prospettiva e di crescita e di speranza, superando l’enorme piaga della disoccupazione, specie giovanile, che attanaglia l’intero continente”, ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, in occasione dell’incontro organizzato dalla rappresentanza italiana della commissione europea tra il vice presidente della commissione europea e le parti sociali. “Le politiche economiche di questi anni, segnate da una visione esclusivamente quantitativa della finanza pubblica, hanno fatto crescere nelle popolazioni nazionali un sentimento antieuropeista per l’economia che non cresce e per le cose che non vanno, che rischia di acuirsi di fronte alle problematiche derivanti dalla gestione dei flussi migratori. Per recuperare fiducia e consenso attorno al progetto di un'Unione europea pienamente integrata è necessario un cambio di passo, superando i vincoli del Fiscal Compact, attraverso una visione politica in grado di rispondere alle necessità dell’economia reale e alle nuove emergenze sociali. Occorre consolidare la democrazia in Europa, e recuperare un dialogo sociale che consenta al mondo del lavoro di aver voce in capitolo per affrontare con rinnovata coesione le grandi sfide che il governo della società globale ci propone”, ha concluso Maurizio Petriccioli.

Fra gli economisti c'è tuttavia una certa cautela nell'interpretare la sostenibilità di questo dato, poiché gli ultimi sondaggi fra gli operatori economici mostrano un rallentamento. Anche l'indice Eurocoin, elaborato dalla Banca d'Italia e dal Centre for Economic Policy Research di Londra, e che è un indicatore in tempo reale dell'andamento dell'economia, mostra una flessione ad aprile, per il quarto mese consecutivo ed è tornato ai livelli del marzo dello scorso anno. Hanno pesato soprattutto il calo dei mercati azionari, la debolezza delle esportazioni e la persistenza della bassa inflazione.

Buone notizie anche dal mercato del lavoro: la disoccupazione è scesa nel mese di marzo al 10,2%, contro il 10,4% di febbraio. In Italia, è diminuita dall'11,6% all'11,4%, il livello più basso dal 2012.

Il dato preliminare dell'inflazione di aprile, a -0,2%, dopo lo zero di marzo, e peggiore delle attese dei mercati finanziari, rinnoverà le pressioni sulla Banca centrale europea per un nuovo stimolo monetario. Il consiglio, tuttavia, dopo aver varato un pacchetto “forte” di misure nella riunione di marzo, è intenzionato ad aspettare che queste dispieghino i loro effetti, come ha detto il membro del comitato esecutivo Benoit Coeuré, in un'intervista al Sole 24 Ore di mercoledì scorso, anche, perché alcune, come l'acquisto di obbligazioni societarie e i nuovi finanziamenti alla banche mirati all'aumento del credito all'economia, non sono ancora state messe in atto. Il calo dell'inflazione era atteso dopo che Germania e Spagna avevano pubblicato dati negativi. In Italia, l'inflazione è stata di -0,4%, il dato più basso dal gennaio 2015.

( 29 aprile 2016 )

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