Salari, personale, riforme in corso ... il malcontento tra i funzionari pubblici francesi stamane è esploso rispondendo in massa all'appello unitario dei sindacati di categoria e riversandosi nelle 140 manifestazioni previste in tutto il Paese.
Le organizzazioni dei lavoratori hanno denunciato le politiche del governo, che sono secondo loro un "attacco" allo status dei dipendenti pubblici. "Non è (...) una mobilitazione settoriale e categoriale di privilegiati ", si legge in un volantino, “ma la difesa "dei servizi pubblici e dei valori che essi incarnano: laicità, uguaglianza, libertà, indipendenza, solidarietà".
I sindacati protestano, tra le altre cose, contro il piano del governo di tagliare 120mila posti di lavoro, rendere più complicato ottenere un permesso per malattia e di congelare gli stipendi per il 2018, anziché aumentarli come richiesto. E, più in generale, contro l’opinione diffusa di “essere un peso e non una ricchezza per il paese”, come ha detto Laurent Berger, a capo della Confédération française démocratique du travail (Cfdt).
A Parigi, il corteo dei manifestanti partirà alle 14:00 da Place de la République per raggiungere Place de la Nation.
I leader della CGT - il primo sindacato in Francia -, i sindacati Force Ouvrière (FO) e CFDT sfileranno insieme per la prima volta dal 2010, durante la protesta contro la riforma delle pensioni.
( Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)