Mercoledì 24 aprile 2024, ore 18:49

Bruxelles 

Gas: slitta ancora il “price cap” Ue. Sì al taglio dei consumi di elettricità 

Non è ancora tempo per il price cap sul gas. La misura, invocata da mesi dal governo di Mario Draghi, continua a spaccare l'Europa e i governi hanno bisogno di altro tempo per riflettere su una decisione che, vista la sua delicatezza - sia sotto il profilo tecnico sia per l'impatto geopolitico - dovrà inevitabilmente essere assunta dalla Commissione per elaborare al più presto uno scenario. Altrimenti la palla passa ai capi di Stato e di governo. E quindi a ottobre. Prima a Praga e poi a Bruxelles. Quando i leader si troveranno faccia a faccia al tavolo di trattativa per due volte nel giro di quindici giorni. Nel frattempo, dall'altra sponda dell'Atlantico Joe Biden ha sollecitato gli alleati al coordinamento davanti alla "manipolazione" dell'energia da parte di Mosca, nell'auspicio di poter garantire forniture sostenibili e convenienti per il Vecchio Continente. E ai ministri dell'Energia europei, a Bruxelles in seduta straordinaria, non è restato dunque che trovare l'accordo su altri interventi più immediati per quello scudo Ue a tutela di famiglie e imprese schiacciate dal peso di bollette astronomiche. Il tutto mentre il gas ha chiuso la giornata sulla borsa di Amsterdam a 220,54 euro al megawattora dopo essere precipitato fino ad un minimo di 192,92 euro.

La fuga in avanti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sull'introduzione del 'price cap' al gas russo e le riunioni tecniche di questi giorni non sono servite ad appianare tutte le divergenze sulla misura. Che resta il nodo più delicato sul tappeto. Anche considerando che c'è chi, Italia in testa, chiede più ambizione, con un 'price cap' generalizzato a tutte le importazioni di gas via tubo. Ma qualcosa, pur con prudenza, inizia a muoversi. L'Olanda, finora apertamente contraria, ha fatto sapere per bocca direttamente del suo primo ministro Mark Rutte di avere ancora "domande" e "preoccupazioni" ma di guardare "con favore" alla proposta di Bruxelles. Mentre Berlino, tradizionalmente scettica, è restata più defilata. Per arrivare all'accordo a Ventisette - e, magari, andare oltre come auspica Roma - sembra allora chiaro che servirà altro tempo. Più immediato, invece, il confronto sulle altre misure. Infatti i ministri dell'Energia Ue hanno invitato la Commissione a proporre entro metà settembre interventi per "limitare l'impatto eccezionale dei prezzi elevati del gas sull'elettricità sui mercati all'ingrosso e sui clienti" e "misure coordinate di riduzione della domanda di elettricità in tutta l'Ue".

I ministri concordano anche sulla necessità di impiegare strumenti di liquidità di emergenza per le utility alle prese con la volatilità del mercato. Analogo il discorso sull'idea di porre un tetto ai ricavi infra-marginali delle compagnie che producono energia elettrica a basso costo da fonti diverse dal gas (come le rinnovabili) per compensare il caro prezzi per i consumatori: la proposta non ha suscitato particolari obiezioni, ma alcune capitali, come Varsavia, la identificano come una misura fiscale che quindi deve seguire altre procedure. Per Roma rappresenta invece un primo passo verso la vitale riforma strutturale del mercato elettrico, con il disaccoppiamento ('decoupling') del prezzo del gas da quello dell'elettricità.

Complementare è poi l'ipotesi del contributo di solidarietà a carico delle società di combustibili fossili, con il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, sibillino: "In Italia - ha commentato - la tassa sugli extra profitti non ha portato a entrate per lo Stato, ma a cause contro lo Stato. E noi abbiamo bisogno di aiuti nella crisi e non nuovi litigi giudiziari con le loro incertezze". Nessun ostacolo apparente invece sugli aiuti alle utility del settore alle prese con la volatilità del mercato. I ministri dell'Energia europei hanno chiesto a Bruxelles di estendere e ampliare almeno fino al 31 dicembre 2023 il quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le aziende duramente colpite dal caro energia. È quanto si legge nella bozza di conclusioni del Consiglio straordinario Energia di Bruxelles. L'aggiornamento del quadro d'emergenza permetterà di facilitare la copertura dell'aumento dei prezzi dell'energia per l'industria, favorire gli investimenti su rinnovabili e decarbonizzazione e sostenere la liquidità per le utility del settore alle prese con la forte volatilità.

Rodolfo Ricci

( 9 settembre 2022 )

Libri

Nel nome del destino

Con il nuovo romanzo di Simona Lo Iacono è venuta a riprendersi la scena da un passato lontanissimo Virdimura, una "fimmina che voleva farsi dutturi!";

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Papaevangeliou, il luogo visibile dell’ invisibile

Venerdi 26 Aprile si apre una mostra intitolata ICONOSTASI presso lo Studio d’arte GR*A a Roma

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Willem de Kooning "torna" in laguna

Le sue opere in mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in concomitanza con la 60.ma Biennale Internazionale d’Arte

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it